di Davide Pisoni
L uciano Spalletti colora gli elefanti, Maurizio Sarri continua la sua crociata contro i giardinieri della Serie A. La coppia di testa del campionato ha anche una dialettica da primato. L'allenatore dell'Inter a chi gli faceva notare le difficoltà della sua squadra in quel di Cagliari ha replicato: «Bisogna che sposti l'elefante visto che la vede così grigia». Certo, facile dirlo per lui con un Mauro Icardi che ogni volta, o quasi, quando si è messa grigia per la sua squadra ha colorato il tutto a suon gol: cinque doppiette e una tripletta. Invece l'allenatore del Napoli si è ripreso la vetta dopo una notte, ma senza brillare. Da tre gare il Napoli mostra una nuova faccia: essenziale più che accecante con Chievo, Milan e Udinese. E forse non è un caso che Mertens sia a secco da tre gare: non gli capitava da un anno. Ma per Sarri il Napoli poco bello di Udine è figlio soprattutto del «terreno indegno». Comunque tocca quota trentotto punti che significa viaggiare più veloce di un punto della Signora dei 102 punti. E anche l'Inter, che cede solo un punto rispetto ai bianconeri del record, si iscrive al club dei potenziali centenari. Eppure spingendo a fondo sull'acceleratore non sono riuscite a fare il vuoto dietro di loro. Vale soprattutto per il club nerazzurro che non partiva così bene dal primo campionato post Calciopoli o dalla squadra dei record di Giovanni Trapattoni. Nelle prossime due giornate però incontreranno quella Signora che si sono candidati a detronizzare dopo sei anni di dittatura. Il Napoli può dare la prima spallata.
Non dovesse riuscirci Sarri non avrebbe scuse tipo calendario (cinque giorni per preparare la partita) o campo (gioca in casa). A quel punto l'Inter (Chievo permettendo) potrebbe presentarsi a Torino da prima della classe. E dopo l'elefante Spalletti, potrebbe colorare la zebra. Due occasioni irripetibili per le velociste del campionato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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