"Quando siamo nella m...". Mou sempre più solo

Mourinho affonda sotto i colpi della Juventus e perde il secondo scontro diretto nel giro di tre giorni. Lo Special è in difficoltà ma la colpa non è solo sua

"Quando siamo nella m...". Mou sempre più solo

70' minuti ben fatti, 3-1 sulla Juventus di Massimiliano Allegri e tante cose belle in casa Roma. Finale di partita: 3-4 per i bianconeri con José Mourinho a masticare amaro: è questo il triste bilancio per i giallorossi del big match dell'Olimpico con il capitano Lorenzo Pellegrini che poteva essere "l'eroe" giallorosso ma che invece si è fatto parare il rigore dall'ex Wojciech Szczesny che avrebbe regalato il 4-4 con ancora un quarto d'ora da giocare e in superiorità numerica. Al termine del match il tecnico della Roma si è presentato davanti alle telecamere per commentare una sconfitta inaspettata per come si era messa: "Abbiamo fatto 70' di controllo assoluto, poi tolgo Felix e il giocatore che entra sbaglia dopo solo un minuto", le sue parole a Dazn.

Da Special a Normal

"Non vorrei criticare troppo, ma potrei. Specie su qualche singolo. Abbiamo fatto 70 minuti di controllo assoluto, con la mentalità e la voglia di fare gioco. Poi cambio Felix, che ha fatto una grandissima partita, e il giocatore che entra dopo un minuto soltanto sbaglia. Tre a due. Se hai una mentalità forte non c'è nessun problema, ma qui c'è qualche complesso, per cui anche l'anno scorso non vincevano le partite top. Quando siamo nella m...a vedo una squadra troppo buona. In questo spogliatoio c'è solo gente buona. Se la partita finisce al minuto 70 è una partita straordinaria, poi arrivano tutti i nostri limiti.C'erano giocatori appena arrivati, in più le assenze di Karsdorp, Mancini, El Shaarawy... È un peccato non averli sempre insieme", il commento amaro dello Special One.

La verità è che la Roma rischia di non andare in Champions League e la mano del portoghese si sta vedendo solo a tratti: è per questo che è Mourinho l'uomo in meno di giornata. L'ultima vittoria di Mou contro la Juventus risale alla sua esperienza con il Manchester United quando vinse in rimonta per 2-1 in Champions League portandosi poi le mani sulle orecchie in senso di scherno ai tifosi bianconeri che l'avevano insultato per tutta la partita.

Mourinho esalta poi il giovane Felix, presente e futuro della Roma: "Fino a 3 mesi fa giocava in primavera. Lui è umile ed è un ragazzo che vuole imparare. Dal punto di vista tattico ha bisogno di fare cose semplici. Ha fatto quello che doveva fare, ha creato in fase di transizione e ha fatto un lavoro difensivo importante Purtroppo la benzina a questa intensità non ce l’ha per 90 minuti e quando è uscito abbiamo sbagliato una cosa semplice, con un’ala che doveva seguire il terzino".

L'ex allenatore di Real Madrid, Chelsea, Manchester United, Porto ed Inter ha poi ammesso di non aver la bacchetta magica: "Io non ho mai pensato che sarei bastato io, magari che poteva essere più facile. Il gioco mostrato oggi e anche altre volte è frutto del talento, ma c’è mancanza di personalità e di gente che sa gestire le emozioni. Il tempo che mi è stato dato comunque è di tre anni e io voglio farli tutti.

Naturalmente ho bisogno dell'aiuto della società, che ora arriva. Abbiamo preso Maitland-Niles, arriverà un altro a centrocampo, con personalità e adatto ad avere responsabilità. Noi dobbiamo uscire da questa comfort zone di arrivare sesti o settimi in campionato".

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