Napoli spento, Parolo segna e sogna il Brasile

La squadra di Benitez delude e si blocca: il secondo posto adesso è lontano

Napoli spento, Parolo segna e sogna il Brasile

Adesso nel Ducato fanno proprio sul serio, tirare giù dalle nuvole il Napoli non è impresa da poco in una gara dove le motivazioni giravano a mille. Il Parma per fermare l'emorragia di tre sconfitte consecutive. Non c'è Cassano indisposto e neppure in panchina, oltre allo squalificato Amauri e l'indisponibile Gargano. Donadoni schiera un tridente molto sulla carta formato da Biabiany, Schelotto e Palladino. Dietro c'è Paletta in odore di Mondiale. Ma la fantasia e la tecnica di Fantantonio si pgano sempre, e allora Donadoni chiede di raddoppiare gli sforzi perché l'Europa league è lì e gettarla via adesso dopo 17 risultati utili consecutivi sarebbe da manicomio. Il Napoli è supermotivato da Rafa Benitez che applica l'equazione di Garcia alla sua squadra. Finchè l'aritmetica non ci condanna il secondo posto è possibile, se lo dice Garcia e tutti fanno sì con la testa, spiega il tecnico del Napoli, allora lo posso dire anch'io. Vuole il secondo posto e dopo nove successi fuori casa anche il record di vittorie esterne che supererebbe il precedente di Mazzarri. Ha bastonato la Juventus, adesso alza la testa. Quindi grandi premesse per vedere spettacolo, gol, ritmo. Fischia Bergonzi e cadono le braccia.
Una paura di perdere che attanaglia tutti, squadre chiuse, spazi intasati, tantissimi errori. Il primo tempo scivola via grattando il prato per cercare uno spunto qualunque da segnalare.

Non si vede neppure una delle proverbiale fughe di Biabiany sulla fascia, Higuain non si libera neppure un 9istante dalla guardia di Paletta e soci, l'unica emozione è un gol in fuori gioco solare di Insigne dopo dieci minuti di gioco. Poi la noia estrema, tiri in porta zero, tiri verso la porta anche. Al 5' un episodio curioso, senza palla Hamsik corre verso l'area, Schelotto lo sfiora e questo si getta a terra sotto gli occhi di Bergonzi tentato di affibbiargli la simulazione fra le proteste del capitano del Napoli. Il primo tiro in porta è di Insigne da distanza siderale e centrale, un minuto dopo, improvviso e inatteso il gol del Parma: Paletta serve Cassani sulla destra, palla rasoterra per l'accorrente Parolo che di piatto coglie trova il sette alla sinistra di Reina. «Adesso sogno il Mondiale anch'io», la confessione del giocatore. Ci si aspetta la reazione del Napoli ma è solo uno sterile possesso palla, poi ci si mette Benitez con le sostituzioni di Higuain e Callejon mentre tutto il Tardini fischia perchè adesso i punti sono 50, quinto posto assieme all'Inter. A un quarto d'ora dal termine il Napoli non ha ancora calciato in porta seriamente, si scalda Pandev, Zapata va giù in area su uscita di Mirante e questa volta scatta il giallo per simulazione. Dubbio legittimo, forse era rigore, sicuramente non simulazione.

Schelotto a destra e Biabiany a sinistra, il Parma è tutto corsa e contropiede, al 37' è Insigne che si divora l'1-1 con Mirante fuori dai pali ma era in posizione molto defilata, non era facile. È l'ultimo strillo, un Napoli così dimesso fuori casa non si era mai visto.

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