La stagione di Conte col veleno sulla coda e un Garcia indigesto

"Certe parole sono provinciali: contro di noi giocano tutti alla morte". È già alta tensione per il Benfica

La stagione di Conte col veleno sulla coda e un Garcia indigesto

Un po' di nervi tesi, quel tanto di teatrino che non guasta. C'è da tener sveglia la compagnia, soprattutto la difesa. Questa è la settimana che tutto può dire: scudetto e Europa League. Sono ammessi i colpi bassi, forse inutili perchè il tempo sembra scaduto. Garcia ci ha provato con quell'occhieggiamento al Sassuolo («Basta non lasci i migliori in panchina») e magari ha fatto un favore proprio a Conte. Francese un po' ingenuo, non conosce le leggi del calcio nostro. O magari a Roma gliele hanno spiegate male. Più fai il Mourinho e più scateni i sosia di casa nostra. Conte poi sta diventando un maestro. Niente di meglio che rispondere polemica su polemica, ideale per mandare la squadra in pressione: chissà non trovi forze e concentrazione ogni tanto dissipate. La Juve di Lisbona non è stata entusiasmante, qualche falla di troppo per riaffrontare il Benfica a cuor leggero. Perdere la finale di Torino, nella partita di giovedì allo Stadium, sarebbe debâcle da annali.
Non sarà il Sassuolo a mettere la Juve in difficoltà per la vittoria in campionato, nemmeno con un risultato a sorpresa. Ingenuo, più che perfido, Garcia. E Conte non ha perso tempo a scatenare la sua verve rifilando qualche schiaffone, anche a ragion veduta. «Parole provinciali da ogni punto di vista». Così sul cattivo pensiero. Poi sono riaffiorate antiche ferite, quella piaga che fa sempre male. Tutti sanno cosa si dice della Juve. «Se sommiano le parole di Garcia a quelle sugli aiutini, possiamo catalogarle come chiacchiere da bar. Non penso che gli avversari della Juve aspettino il signor Garcia per sentirsi motivati». E quella formula «il signor Garcia» volutamente insistita, è paragonabile a un “mo' te spiezzo“. «Non penso che il nostro campionato dovesse aspettare il signor Garcia per portare più motivazioni a coloro che giocano contro la Juve. Tutti, contro di noi, scendono in campo per fare la partita della vita. E il signor Garcia ha manifestato una mancanza di rispetto nei confronti dei tecnici, dei giocatori e anche nei confronti dei tifosi». Manca solo la porta sbattuta in faccia e il quadretto è perfetto.

Per conoscenza generale va detto che il Sassuolo ha tre giocatori squalificati e 7 infortunati, ma è anche vero che Berardi (con Zaza, Marrone e Ziegler di proprietà Juve) non giocherà come all'andata: per squalifica. Invece Marrone è infortunato. I rapporti tra Juve e Sassuolo sono stretti dal punto di vista delle alleanze in Lega, esiste una parternship sul mercato, senza dimenticare che Agnelli e Squinzi sono amici. Insomma c'è di tutto per mettere dubbi a Garcia, ma la risposta imbufalita, arrogante (?), certo non ironica, di Conte è figlia dei veleni che stanno traversando la Juve in questa dirittura finale. Non c'è da star tranquilli in Europa, i problemi di Vidal e Barzagli potrebbero pesare.

Il campionato potrebbe essere facilmente risolto anche nella prossima partita casalinga con l'Atalanta. Ma se l'Europa farà pollice verso, sarà solo una festa de' noantri. Quelle che vanno di moda a Roma. E per Conte sarebbe il peggiore veleno da ingoiare. Altro che battute del signor Garcia.

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