Stracittadina senza sfottò: solo contestazioni

Elkann e Cairo non eccitano il popolo curvaiolo anzi sono contestati, specie l'alessandrino del Toro, mentre il nipote di Gianni Agnelli ha concesso righe all'agenzia Reuters

Stracittadina senza sfottò: solo contestazioni
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Ci sarebbe il derby, Juventus-Torino è una partita che fu, ha smarrito quell'attesa cittadina che portava alla sfida forte, due squadre divise in classifica e nei progetti, resistono soltanto le tifoserie ma non è più il clima antico di sfottò e provocazioni, colpa dei titolari di azienda, Elkann e Cairo non eccitano il popolo curvaiolo anzi sono contestati, specie l'alessandrino del Toro, mentre il nipote di Gianni Agnelli ha concesso righe all'agenzia Reuters, negandosi però ad altre interviste e così proclamando "Restiamo pienamente impegnati con la Juventus e siamo orgogliosi di essere l'azionista di controllo da oltre un secolo", sul controllo centenario, visti i bilanci drammatici e le beghe legali, si potrebbe obiettare se non ridere, da segnalare che l'Elkann di cui sopra ha affidato Juventus a due francesi, Comolli&Modesto, come era francese Blanc, l'uno e trino del 2006, come lo è Vasseur in Ferrari, come è, sul serio, Stellantis; probabilmente come certi profumi francesi, la douce France ha un effetto particolare sul figlio di Margherita de Pahlen. Probabilmente lo stesso azionista assisterà alla partita odierna, evento che potrebbe dare vitamine alla Juventus spallettiana ma nel gruppo granata c'è un calciatore velenosissimo per i bianconeri, è Simeone già protagonista di gol feroci.

Prima del derby c'è Como-Cagliari e qui la propaganda sul football di Fabregas prepara i coriandoli, Lecce-Verona sa già di salvezza ma c'è, soprattutto, da aspettarsi un Milan libero e tosto nel risultato contro il Parma, per rilanciarsi in testa, aspettando il Napoli che andrà a Bologna in una sfida trappola per Conte il quale non potrà lamentarsi del calendario, la squadra di Italiano ha giocato giovedì, dunque ha due giorni in meno di relax. La chiusura domenicale, prima di Gattuso e la sua orchestra, concede all'Inter un impegno non semplice, come sembrerebbe, contro la Lazio. Poi tutti fratelli d'Italia contro la Moldavia e soprattutto contro Haaland.

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