La strada di Liv Boeree: vincere anche per gli altri

La nota professionista lavora a un piano per devolvere il 2% delle vincite in beneficenza

La strada di Liv Boeree: vincere anche per gli altri

«Ho giocato a poker per lungo tempo e, per fortuna, ho avuto un discreto successo nel farlo. Ho avuto anche un'abbondanza di incredibili opportunità che il gioco mi ha dato, dai viaggi alle esperienze di incontrare grandi personaggi di altri settori. Ma allo stesso tempo sono diventata sempre più consapevole di un vuoto crescente che stavo provando, e cioè: come noi giocatori di poker, stiamo in realtà contribuendo a lungo termine per la società?». È il dubbio di Liv Boeree, super professionista, vincitrice di uno storico Ept di Sanremo, che ha annunciato la sua nuova iniziativa di beneficenza sul blog di PokerStars.

«Molti credono che per raggiungere la vera felicità nella vita si abbia bisogno di fare qualcosa che soddisfi una vocazione superiore - cioè, qualcosa che non è solo per se stessi, ma offre qualcosa di utile per la comunità in maniera più ampia. Questa idea può rappresentare un problema per i giocatori di poker che, dopo tutto, cercano di fare soldi per se stessi, e per farlo devono prenderne dagli altri». Allora Liv si è posta qualche domanda: come giocatore di poker, posso dire che sto accumulando ricchezza personale e magari guadagnando un po' di fama. Ma per cosa la sto usando? C'è un modo per cui possa continuare a giocare e soddisfare questo desiderio di aiutare e fare di più per gli altri?

«Non molto tempo fa due miei amici - dice Liv -, i ben noti giocatori di poker Phillip Gruissem e Igor Kurganov, hanno deciso di iniziare a impegnare una percentuale delle loro vincite annuali in beneficenza. Hanno incoraggiato altri a fare anche una donazione, che avrebbe raggiunto i 50.000 dollari». I due hanno ricevuto un'inaspettata grande quantità di sostegno dai loro compagni giocatori di poker. Ciò ha fatto pensare a tutti come allargare questa mentalità nella comunità del poker. Liv era a Zurigo con Igor prima dell'Ept di Vienna e ha incontrato alcuni ragazzi dell'istituto meta-carità/ricerca GBS Svizzera (http://gbs-schweiz.org/): «Siamo rimasti stupefatti da queste persone intelligenti e chiare sul concetto dell'altruismo, che non conoscevo». L'idea è una sorta di movimento filosofico e sociale che usa la ragione per capire i modi più efficaci per ridurre la sofferenza e per ottenere il massimo impatto positivo da ogni dollaro che viene dato. Questo ha convinto Liv e i suoi a fare qualcosa di simile all'interno della comunità del poker: «Non solo dovremmo donare una parte delle nostre vincite, ma dobbiamo lavorare incoraggiando gli altri a fare lo stesso. Saremmo così in grado di ottenere una soddisfazione a lungo termine dal giocare a poker sapendo che c'è un bene più grande che proviene da ciò».

Così è nato il «Raising for effective giving» o REG, - reg-charity.org - una beneficenza che permette ai giocatori di iscriversi e impegnarsi a donare una percentuale (il 2%) delle loro vincite lorde trimestrali. Con la ricerca e la guida di GBS Svizzera i fondi saranno donati direttamente agli enti di beneficenza che sono riconosciuti e classificati come più efficaci. In questo momento ci sono diverse associazioni di beneficenza con punteggio alto, secondo il valutatore di beneficenza GiveWell. Quali Give Directly Deworm the World e la Schistosomiasis Control Initiative che si concentra anche sulla prevenzione di malattie. Il sito ha anche un blog su «altruismo efficace» e beneficenza.

«Sono così entusiasta del lancio di REG - conclude Liv - e di cosa può dare a noi, a voi e a chiunque altro nel poker attraverso un meccanismo per dare seri contributi alla società e per distribuire gli aiuti finanziari alle cause che hanno l'impatto più positivo».

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