Brasile 2014

La strana vita da "24" di Ranocchia

Un "signorsì" che piace a tutti, ma nessuno lo tiene

Il ragazzo «signorsì» è stato ripagato con una partita in atmosfera brasiliana contro la Fluminense. Meglio che niente. La strana storia di Andrea Ranocchia in nazionale è un continuo viaggio di andata e ritorno. Siamo alla terza puntata, dopo olimpiadi ed europei. Ogni volta dice sì ed ogni volta torna a casa quando comincia il bello e il ballo della festa. L'altra faccia di un bad boys. Eterna riserva con diritto di sperare. E magari di giocare con l'ironia. Nel ritiro di Mangaratiba ha scoperto l'originalità dei brasiliani. Un bagno con due water, ha twittato con tanto di foto. «Per non sentirsi mai soli?» ha concluso, aggiungendo un faccino arrossato e magari pensando a se stesso. Stavolta è stato aggregato per i problemi fisici di Barzagli e Paletta. I problemi fisici rimangono, Ranocchia aspetta di sapere.

Strano destino di un ragazzo che tutti vogliono e nessuno si tiene. L'Inter vuol farne il nuovo capitano, Thohir ha pronto il rinnovo del contratto, ma sanno anche i muri di Appiano che se arrivasse un'offerta decorosa programmi e fascia di capitano andrebbero nel cestino. Antonio Conte ne ha fatto una sua fissa dai tempi del Bari, quando la coppia Bonucci-Ranocchia pareva destinata a raddoppiare anche in nazionale. Quest'inverno il tecnico juventino gli ha fatto sapere di avere pazienza, senza commettere passi falsi. Ranocchia ha vissuto momenti duri nell'Inter, si è ripreso nel finale di campionato. L'idea Juventus non è mai passata dalla testa. E quando Conte stava decidendo sul futuro suo, sogni e idee hanno subito una brusca frenata. L'allenatore della Juve gli ha fatto sapere che non tutto era chiaro nel suo futuro. Quindi prendere tempo… Ora che tutto è chiaro, la caccia è ripresa.

Ranocchia potrebbe prolungare con l'Inter. Aspetta di sapere se dovrà prolungare il ritiro in nazionale. Non spreca i signorsì, ma ci sarà un giorno in cui dovrà dire signornò per non raccontare una carriera da riserva. A ventisei anni c'è ancora tempo per aspettare. Oggi è il ragazzo che piace, poi dovrà cambiare status. Prandelli gli ha già rifilato due avventure da riserva. Un po' bidonista. Fidarsi o no fidarsi? Sembra l'eterna domanda dei suoi allenatori. Meglio lui o più bravi gli altri? Quando c'è la scelta, i tecnici lo seducono e lo abbandonano. Italia-Brasile, andata e ritorno.

L'importanza di saper dire sì anche al futuro.

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