Il suicidio di Federer: «Raonic ha meritato, ma l'ho aiutato io»

Troppi errori, sfuma l'11ª finale di Roger. L'inizio della fine?

Marco Lombardo

nostro inviato a Londra

A volte per spiegare il tennis bastano 5 minuti, ovvero quelli che passano da una vittoria epica a una triste sconfitta. Roger Federer ne ha viste tante nella sua carriera, ma questa davvero è quasi una prima volta, che comincia maledettamente assomigliare all'ultima. Perché anche così non sarà, la domanda alla fine viene fuori: «È forse la fine?». I 5 minuti che hanno cambiato la vita di Milos Raonic sono anche quelli in cui la Leggenda all'inseguimento dell'ottavo titolo di Wimbledon si ritrova con la partita in mano: due set a uno, 5 pari, 0-40 sul servizio di uno che spara battute a 235 all'ora e che non riesce più a mettere dentro la prima palla. E invece: pure sul game successivo con vista sul tie break, Federer sul 40-0 infila due doppi falli consecutivi, ovvero tanto quanti ne ha fatti in tutto il torneo. E la fine, così, inizia: «Sono deluso, infuriato con me stesso: è inspiegabile, non capisco. Milos ha meritato, ma io l'ho rimesso in gioco facilmente. Incredibile». Quando Roger dice questo in conferenza stampa, si capisce allora che non è una sconfitta qualunque. Anche perché vederlo disteso sull'erba che è sempre stata il suo giardino era il punto dell'1-3 del quinto set sembra quasi una fotografia dell'inevitabile: «Quella scivolata ha chiuso la mezzora più assurda della mia carriera. Mi sono fatto male? Non lo so, non lo voglio perfino sapere, non ho perso per quello». Ed è lì che appare la verità, per la prima volta: «Io mi sento bene, però il mio corpo ne ha passate tante quest'anno, non ero persino sicuro di venire a Wimbledon. Sia chiaro: non sono uscito dal campo centrale per l'ultima volta. Tornerò. E sono fiducioso per il resto della stagione: Wimbledon è importante ma non è la cosa più importante. Vado avanti dunque. Prima però devo vedere come sto domani mattina». Deluso e ferito. E con quella domanda in testa.

La finale.

Raonic (che ha vinto 6-3, 4-6, 6-7, 7-5, 6-3) incontrerà domani Andy Murray (6-3, 6-3 6-3 a Berdych). Sarà la prima sfida come coach tra Lendl (di Murray) e McEnroe (di Raonic). Oggi finale donne Serena Williams-Kerber. Sky h. 15.

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