Calcio

Superga, pezzi di carlinga diventano figurina

Collezionabili anche parti di maglie di match storici granata e legno del Filadelfia

Superga, pezzi di carlinga diventano figurina

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Superga, pezzi di carlinga diventano figurina

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Pezzi del Filadelfia e della carlinga dell'aereo schiantatosi a Superga il 4 maggio del 1949 diventano card memorabilia. L'iniziativa Grande Torino & Granata Heroes lanciata ieri, che regala ai granata un altro insolito primato, è di quelle che fa discutere. Il Toro è la prima squadra italiana che avrà delle hobby cards dedicate. Si tratta di 3.000 card, di cui 724 sono esemplari unici: biglietti di ingresso alle partite come Torino-Cesena, decisiva per lo scudetto del 1976 di cui ieri era l'anniversario, storici match europei come il trionfale Torino-Real Madrid (semifinale di Coppa Uefa del 1992) ma anche frammenti del legno delle panche del Filadelfia, brandelli di palloni, maglie e scarpe indossate dai campioni granata, fino alle 16 relic card coi frammenti dell'aereo di Superga, garantite dal Museo Grande Torino.

I memorabilia contengono anche altri oggetti originali legati alla storia del Torino, dagli anni '20 all'inizio degli anni Duemila, come figurine vintage, card autografate a tiratura limitata dei campioni del Torino 1975-76 Eraldo Pecci, Claudio Sala, Nello Santin, Roberto Salvadori e Renato Zaccarelli. Il debutto della raccolta di card stampate con le più avanzate tecnologie di stampa e parallel cards in versione limitata si ispira agli sport professionistici americani. Non mancano nemmeno i vintage rookies, i debuttanti che hanno esordito con il Torino prima di avere brillanti carriere con altre squadre fino a grandi allenatori (legendary managers), alle squadre che hanno vinto lo scudetto e tre grandi partite (epic matches) tra cui lo storico derby del 3-2 in otto minuti con la Juve. Si chiude con il mitico Fila, il Campo dei Sogni. I kit con un volume, in due versioni da 100 e mille euro, sono già in vendita su Mundicards, inevitabile che le cosiddette relic card che, come suggerisce il nome contengono vere e proprie reliquie legate alla storia granata, possano urtare la sensibilità di alcuni e far storcere il naso.

È giusto mettere in una figurina il pezzo dell'aereo che si infranse contro la Basilica, cancellando il Grande Torino e consegnandolo al mito? C'è un limite alla rincorsa al macabro? Oppure, trattandosi di una «fede», votata al martirio e quasi per certi versi fideistica come quella granata, è tutto tollerato, anzi financo agognato? Il dibattito è aperto.

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