La nuova regina d'Inghilterra. All'Europeo di Londra Tania Cagnotto vince, anzi stravince (la prima concorrente è a 30 punti) la prova dei tuffi dai 3 metri, lasciandosi di fatto alle spalle il ricordo agrodolce della piscina che quattro anni or sono le negò per venti miserabili centesimi di punto la gioia del podio olimpico. Da quelle lacrime di delusione scaturite per i due quarti posti, sarebbe stato comprensibilmente più accomodante smettere. Una circostanza da cui è arduo riprendersi. Nient'affatto invece. Per l'entourage Cagnotto quello fu solamente un passo falso che anzi avrebbe fortificato il carattere di Tania, riuscita a incassare il colpo e ripartire come solo le campionessa sono in grado di fare. Salendo persino sul tetto del mondo dal metro nella rassegna iridata di Kazan della scorsa estate.
Quell'avvenimento le ha garantito quella sicurezza che il lavoro svolto in allenamento era ottimale. Adesso a Tania non basta il compitino. Serve vincere senza accontentarsi. «Sono felicissima per due motivi racconta la bolzanina -: prima per il punteggio, perché avevo puntato sui 350 ed è invece andata meglio (360,60); secondo per aver vinto ancora la mia gara, quella a cui tengo di più». La stessa che la vedrà in gara ai Giochi di Rio, vero obiettivo della Cagnotto. «Non sono arrivata qua in formissima e non è stata una gara impeccabile. Devo tirare fuori qualcosa di più in futuro dal primo e dall'ultimo tuffo».
Eppure c'è da sorridere per questo punteggio, quasi record personale (366,65 alle World Series a Pechino nel 2011) e vicino al 362,20 di un mese fa a Kazan. Un motivo in più per cui credere che tra poco più di due mesi in Brasile vedremo la miglior Tania di sempre, perché non basteranno forza e muscoli per battere le cinesi, ma occorrerà lavorare su quella leggerezza che solo le farfalle orientali riescono a produrre. «È giusto che arrivi (l'Olimpiade), sono 4 anni che mi preparo e sono pronta a prenderla nel modo giusto qualunque sia l'esito». Intanto i risultati in questo quadriennio raccontano di una Cagnotto che oltre a sfatare il tabù di Londra («volevo togliermi quel brutto ricordo»), è stata in grado di conquistare l'oro europeo mai preso nell'anno dei Giochi.
E oggi, giorno del suo 31°
compleanno, Tania ci riproverà nel sincro con l'amica Francesca Dallapé, per verificare i frutti della preparazione olimpica su questa specialità e per andare a caccia del 20° titolo continentale. Come Tania nessuno mai.
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