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Il pallone bussa al governo. E prende quota lo stop definitivo

Il pallone bussa al governo. E prende quota lo stop definitivo

Hanno fatto in fretta. Quando non c'è da litigare sulla ripresa degli allenamenti o sulla formula da adottare in caso di sospensione definitiva dei campionati (pensiero in rapida crescita tra i presidenti, tanto che il sampdoriano Ferrero sentenzia: «Per me è finita qui»), i lavori della Lega di serie A si esauriscono nel tempo canonico di 70-90 minuti. Anche perché il neo-presidente Dal Pino si comporta come se fosse alla guida di un'azienda: poche chiacchiere, pochissimi convenevoli e lettura anticipata dei dossier. Così il vertice di ieri, sempre in conference call, ha limato il documento finale da inviare al presidente della federcalcio Gravina perché lo presenti al governo, in breve tempo. I punti essenziali sono quelli già noti. Al primo posto c'è la richiesta di provvedimenti urgenti per rinviare le scadenze sulle tasse da pagare e di ottenere la rateizzazione delle imposte pregresse oltre che una serie di misure fiscali.

Il secondo capitolo è dedicato alla riforma della legge Melandri che prevedeva l'esclusiva con l'obbligo di trasmettere le partite in criptato: togliere l'esclusiva significa strappare maggiori introiti nella previsione di ricevere da Sky la richiesta di uno sconto dell'attuale contratto. Altro tema è quello degli stadi da costruire: i tormenti antichi patiti dalla Roma e la trattativa attuale tra comune e club a Milano sono esempi per reclamare procedure più snelle. Infine la Lega di serie A pensa alla revisione del sistema delle licenze. Nel documento c'è anche il conto delle perdite economiche nelle varie ipotesi: la più pessimistica, cioè sospensione del torneo, prevede una cifra pari a 720 milioni; quella meno supera i 200 milioni solo per il mese di marzo e per la ripresa che, come suggerisce Adriano Galliani, non potrà certo essere a porte spalancate. «Dobbiamo dimenticarci San Siro con 80 mila persone, semmai prima le porte chiuse e poi un seggiolino sì e uno no occupato» la previsione.

A completare il dossier c'è la materia di sponsor (cancellare il divieto riferito alle agenzie di scommesse) e lotterie (studiare un nuovo totocalcio).

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