Il tecnico volta pagina dopo l'eliminazione in Champions: «Faremo i conti alla fine»

RomaRialzarsi dopo un altro k.o., il quinto stagionale tra campionato e Coppa, è la cura migliore dopo la delusione e le inevitabili critiche per l'uscita dalla Champions. Alla Roma è già riuscito nelle precedenti situazioni stagionali, tranne dopo la scoppola con il Bayern quando arrivò il pareggio di Genova con la Samp. Guarda caso, i giallorossi tornano proprio a Marassi contro un Genoa vera rivelazione della serie A - considerando sempre tre punti a vittoria, solo nel 1929/1930 i rossoblù avevano fatto meglio dopo le prime 14 giornate - e ora sul podio del torneo. «Rispetto il valore degli avversari, la Roma è una grande squadra ma vogliamo ritardare la marcia delle prime due, altrimenti si creerà una distanza esagerata e fortunatamente nel calcio non sempre vincono i più forti», così il tecnico dei Grifoni Gasperini che viene da 9 risultati utili, in casa ha già bloccato la Juve, anche se in realtà ha fatto più punti (15 contro 11) lontano dal proprio campo. Lo stesso Matri, già sei reti in campionato, segna di più in trasferta pur vantando in carriera cinque reti alla Roma (è la squadra di A alla quale ha dato i maggiori dispiaceri).

Rudi Garcia, dal canto suo, esprime il solito ottimismo per forza di cose e per il bene della sua squadra. Guarda sempre il bicchiere mezzo pieno («lo dicono i risultati, il nostro campionato finora è eccezionale, i conti li faremo alla fine») il tecnico francese, che non può che rilanciare le ambizioni del gruppo. «È un test duro per noi, è un avversario storicamente duro da affrontare in casa loro (il francese ci ha perso due volte, una con il Lille nel 2009 in Europa League), ma dobbiamo voltare pagina», così Garcia. Che respinge al mittente le perplessità sullo stato di forma della Roma, che in molti vedono stanca e più indifesa. «Sul piano fisico non ci sono particolari problemi. I tanti gol subiti più di recente (otto nelle ultime 6 partite)? È una casualità, abbiamo giocato contro attaccanti forti e può succedere. Nessuna squadra che gioca in Europa ha fatto meglio della passata stagione, noi e la Juve siamo le migliori quelle che si avvicinano di più al rendimento dell'anno scorso».

Il tecnico dei giallorossi si è quindi difeso dall'accusa di aver fallito tutti i grandi appuntamenti finora affrontati: «Di quali partite stiamo parlando? Quella con la Juventus la possiamo togliere per favore, grazie - la sottolineatura del tecnico, che ancora non ha mandato giù il modo in cui è arrivato il k.o. di Torino -.

Il Napoli è una squadra forte, altre perderanno al San Paolo. Faremo i conti a fine stagione, ma non c'è vergogna a perdere col Manchester City o a Napoli». Recuperati Maicon e Manolas, ancora una panchina per Destro che esordì in A proprio con la maglia del Genoa.

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