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Tesi col rombo per Maestro Pirlo

Il pensiero di Pirlo sta racchiuso in trenta pagine, tante sono quelle della sua tesi per conseguire la licenza di allenatore professionista di prima categoria Uefa Pro

Tesi col rombo per Maestro Pirlo

Il pensiero di Pirlo sta racchiuso in trenta pagine, tante sono quelle della sua tesi per conseguire la licenza di allenatore professionista di prima categoria Uefa Pro. Conoscendo il calciatore, e poi l'uomo, la sua eleganza tecnica e lo stile di vita e di portamento, non sono stupito di rivedere, nello scritto, la carriera di uno dei migliori interpreti del calcio di intelligenza, pari a quello che fu di Rivera, in un'epoca diversa ma con lo stesso identikit di classe. Trenta pagine spiegano la filosofia ma è poi l'idea da trasmettere al gruppo, a ogni singolo atleta, da completare nel gioco di squadra. È anche singolare ritrovare termini che sembravano scomparsi e che appartenevano, ad esempio, a Bersellini che si presentò all'Inter parlando del rombo, figura riproposta da Pirlo per lo schema di centrocampo. Ma lo stesso allenatore ribadisce di ispirarsi alle lezioni imparate osservando il Barcellona di Cruyff e di Guardiola, l'Ajax di Van Gaal, il Milan di Ancelotti e la Juventus di Conte che hanno avuto un denominatore comune, la qualità tecnica supportata dall'intensità agonistica, a volte esasperata, come nel caso dell'attuale tecnico dell'Inter. Pirlo chiederà alla Juventus di ripartire da questi modelli, impresa ardua considerate le caratteristiche dell'organico al quale manca un artista in mezzo al campo, capace di inventare le giocate come lo stesso Pirlo è stato capace, con le maglie del Brescia, della Reggina, dell'Inter, del Milan, della Juventus e della nazionale. Oltre alle idee, perfette, servono dunque gli interpreti delle stesse (un allenatore argentino diceva di saper disporre benissimo gli uomini che però al fischio di inizio, si muovevano), Pirlo ha citato maestri e squadre illustri, forse per dimenticanza, a essere benevoli, nel suo pantheon non figurano Paolo Ciapina Ferrario, nel periodo breve in cui guidò il Brescia, e il bizzarro turco Terim che nel 2001 gestì fino a novembre il Milan. L'elenco e i ringraziamenti riguardano 19 tecnici, Moro, Reja, Materazzi, Hodgson, Lucescu, Simoni, Colomba, Mazzone, Ancelotti, Leonardo, Conte, Allegri, Vieira, Tardelli, Gentile, Trapattoni, Lippi, Donadoni e Prandelli.

Adesso tocca a lui.

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