Test con pene finto Antidoping chiede trenta mesi di stop

Test con pene finto Antidoping chiede trenta mesi di stop

Un caso più unico che raro. Oggetto di un dibattito assolutamente inconsueto alla Procura antidoping del Coni. La vicenda vede protagonisti un atleta delle siepi, Devis Licciardi e la sua fidanzata Sara Malpetti. Il caso è quello del pene finto con tanto di urina «pulita» col quale Licciardi è stato beccato positivo a un controllo. La Procura antidoping del Coni ha così deferito al Tna il siepista, chiedendo una squalifica di due anni e mezzo, ma anche due anni di inibizione (in quanto non tesserata) alla fidanzata che aveva ammesso di aver acquistato il pene finto su Internet e di aver fornito a Licciardi l'urina per riempirlo.

La Procura antidoping ha chiesto anche la squalifica a vita del ciclista abruzzese Danilo Di Luca, trovato positivo ad un test nel corso dell'ultimo Giro d'Italia ma recidivo dopo la positività costatagli due anni di stop nel 2010 sempre per la stessa sostanza, la Cera.

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