Thohir da Lady B: operazione San Siro

Nasce un nuovo asse Inter-Milan per il Meazza e non solo. E si allontana il nuovo stadio

La notizia nuda e cruda è la seguente: Erik Thohir, presidente dell'Inter, reduce dal terzo posto appena conquistato, invitato a pranzo da Barbara Berlusconi nella residenza di Macherio, villa Belvedere, con la partecipazione di Adriano Galliani, entrambi ad del Milan. Il vertice è durato la bellezza di 90 minuti, il canonico svolgimento di una sfida di calcio, cui ha fatto seguito una nota congiunta arricchita da un paio di frasi dei diretti interessati, il magnate indonesiano e lady B che nel Milan ha la delega per il commerciale e lo stadio. Dietro la notizia, c'è dell'altro. E non solo per l'invito rivolto ad Adriano Galliani che è impegnato in prima linea sulle questioni politico-istituzionali: inevitabili infatti, nel corso dell'incontro, valutazioni e commenti sulle riforme approntate dal neo-presidente Tavecchio (Milan e Inter hanno votato allo stesso modo). Nei fatti è nata una nuova alleanza calcistica che non è legata in modo esclusivo ai reciproci interessi (nel consorzio di San Siro i due club sono rappresentati al 50% e hanno due dirigenti, Fassone e Cefaliello, impegnati in prima persona nella gestione) ma si può estendere anche al resto. Proprio Galliani, qualche giorno prima d'incrociare la Juve, ne parlò apertamente: «In questi ultimi mesi c'è maggiore sintonia con l'Inter che con la Juve». Non è nemmeno la prima volta che Erik Thohir e Barbara Berlusconi si sono incontrati: è già accaduto a San Siro e i due hanno scoperto identità di vedute sul calcio italiano.

Sul tema del Meazza tre sono stati i nodi da sciogliere: la velocità da imprimere ai lavori di ammodernamento dello stadio in vista della finale di Champions del 2016; il meccanismo delle decisioni da adottare, e la divisione delle spese relative al programma di intrattenimento che il Milan intende realizzare per richiamare pubblico. I dirigenti dei due club continueranno a vedersi e a consolidare il rapporto che rende ancora più consistente il loro profilo politico. La montagna di soldi da spendere per San Siro degno palcoscenico della finale del 2016 non può far altro che rallentare l'interesse per la costruzione di un nuovo stadio: col cuore Barbara è pronta ad accogliere eventuali investitori, con la tasca il progetto è destinato a restare nel cassetto dei sogni. Anche perché, non è un dettaglio di poco conto, a San Siro è affezionato il presidente Silvio Berlusconi, ieri tornato sull'argomento del sostegno personale al lavoro di Inzaghi («il Milan vince se Inzaghi ascolta i miei consigli») e vittima di uno scherzo radiofonico della “ Zanzara “ di cui poi ha autorizzato la diffusione.

Chiamato da un finto Zoff, è tornato sulle polemiche di Euro 2000: «Non ho mai definito indegno nessuno in vita mia - ha assicurato -. Non ho fatto nessun attacco personale. E alla fine le critiche peggiori le ho ricevute io: la stampa era con lei...».

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