«Quando credi troppo in te stesso fai degli errori». È la più bella uscita di Erick Thohir in questi giorni e anche quella che, chissà come, mette più tranquilli i tifosi. Il magnate indonesiano assoluta superstar, il più cercato e intervistato da Sky, una filosofia dietro ogni piega: «Ecco perché voglio Moratti e spero di avere successo assieme a lui». C'è un virus vincente in casa e ha spiegato qualcosa per poterlo interpretare: «Mio padre mi ripete sempre di prendermi cura del buon nome della famiglia. Abbiamo successo perché lavoriamo duro, abbiamo rispetto e per me la cosa più importante quando faccio affari è la passione. Non mi fa sentire la fatica, ti alzi la mattina, vai in ufficio, lavori e lavori fino alle 11 di sera e all'una di notte, torni a casa ma non sei stanco».
Una botta al mercato e a tutto il resto: «Non ne ho ancora parlato con Moratti e con l'allenatore, ma credo che proprietà e staff tecnico debbano lavorare insieme. In confronto a un tifoso, io so zero della storia dell'Inter ma sto guardando le partite e mi sta piacendo, mi diverte quello che sta facendo Mazzarri, un lavoro eccellente. Però anch'io ho le mie idee e quando dico che la squadra avrebbe bisogno di giocatori sulle fasce è perché ha solo Jonathan, Nagatomo e Pereira. Ma ci siederemo a un tavolo e insieme troveremo una soluzione per un'Inter vincente nei prossimi 3-5 anni». Ha in mente raffiche di sinergie con i club che già possiede: «I DC United potrebbero essere un ottimo volano per i giovani del vivaio, un'esperienza americana con una squadra che li battezzi al calcio. Per quanto riguarda il Visè vorrei utilizzarlo come cascina per gli extracomunitari visto che in Belgio non ci sono norme restrittive. Top player? Occorre un settore giovanile forte, in una squadra ci devono essere dei giocatori tra le stelle». L'imprinting non è male: «Ho solo 43 anni, anche se in Indonesia sono tanti visto che l'età media è di 28». Sarà qui per il 15, giorno di chiusura di tutte le trattative, e Moratti lo porterà al Meazza.
Intanto ieri riposo dopo lo show di Udine e situazione infermeria delicata. Questa mattina Icardi va sotto i ferri. Ranocchia, crampi, e Jonathan, affaticamento muscolare, non preoccupano, Samuel invece, indurimento muscolare che lo ha spaventato tanto da chiedere la sostituzione, è in forte dubbio per sabato con il Livorno. Delicato il caso Campagnaro che venerdì e sabato si è allenato a parte. L'agenzia di stampa argentina Telam, svela che l'Inter gli avrebbe chiesto di non rispondere alla convocazione della Seleccion.
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