Thohir vince il primo derby d'Asia

L'Inter cede Kovacic e prende Kondogbia: Milan beffato al fotofinish. E ora l'Atletico rischia di sfilargli Martinez

Geoffrey Kondogbia con la maglia della nazionale francese
Geoffrey Kondogbia con la maglia della nazionale francese

Il primo derby d'Asia della Milano calcistica lo vince l'Inter. Geoffrey Kondogbia ha infatti sciolto le riserve dicendo sì ai nerazzurri, che hanno piazzato l'offerta finale giusta per convincere il giocatore e il Monaco. Nel tardo pomeriggio di ieri il centrocampista francese ha messo il proprio autografo sul contratto che lo legherà per i prossimi cinque anni all'Inter. Thohir-Mr Bee, per ora siamo 1-0.

Come abbia fatto l'Inter ad accaparrarsi il giocatore è presto detto: prima ha pareggiato l'offerta economica del Milan (4,2 milioni di euro all'anno di stipendio più bonus da 800mila), poi ha fatto presente a Kondogbia, su avallo di Roberto Mancini, che lui sarà il pilastro del nuovo progetto sportivo di Thohir. In ultimo, ha accolto la richiesta economica del Monaco (35 milioni di euro più tre di bonus, il tutto da pagarsi in tre rate) sorpassando i cugini rossoneri, fermi al palo a quota 30.

Il giocatore domani sosterrà le visite mediche di rito: per l'Inter, a conti fatti, al netto dei bonus si tratta di un investimento economico dalle dimensioni mostruose: 38 milioni di euro al Monaco e 25 al giocatore, al quale sono da aggiungere i costi per il procuratore e quant'altro. In totale si raggiungono e si superano con disinvoltura gli 80 milioni di euro. Solo Vieri e Crespo erano costati di più, nemmeno il Fenomeno Ronaldo era arrivato a tanto (ci si era fermati a "soli" 28 milioni di euro per il suo cartellino).

Con l'arrivo di Geoffrey Kondogbia e alla luce dell'importante esborso economico, difficilmente l'Inter porterà ora avanti la trattativa per Giannelli Imbula, colui che doveva essere l'alternativa al monegasco e per il quale c'è già accordo con il Marsiglia sulla base di 18 milioni. Più prevedibile, invece, che ci si dirotti su un altro tipo di rinforzo low cost per il centrocampo, con Thiago Motta e Felipe Melo candidati principali, e che si apra la porta alla cessione di Kovacic al Liverpool per 30 milioni di euro, per rientrare quasi totalmente dei soldi spesi per il giocatore del Monaco.

Sull'altra sponda del Naviglio, perso Kondogbia, il Milan rischia seriamente di veder sfumare anche l'altro oggetto del desiderio di questa sessione di mercato, Jackson Martinez. Dopo aver trovato l'accordo con il giocatore ed il Porto, l'ostacolo principale per i rossoneri ora si chiama José Pekerman. Il ct della Colombia, dopo la sfida persa contro il Venezuela in Coppa America, ha negato al giocatore il permesso di poter sostenere le visite mediche con il Milan (il dottor Tavana e il ds Rocco Maiorino dovevano partire entro questo fine settimana per il Sudamerica). Dal canto suo il club di via Aldo Rossi, scottato ancora per quanto accaduto l'anno scorso con Biabiany (operazione conclusa con il Parma, un problema cardiaco fece saltare tutto all'ultimo), non vuole assolutamente concludere un'operazione di mercato così onerosa senza avere tutte le garanzie necessarie. Risultato: l'Atletico Madrid, che ha incassato soldi dalle cessioni di Miranda all'Inter e Mandzukic alla Juventus, è pronto a sferrare l'attacco decisivo per dare a Simeone il suo nuovo attaccante. In ogni caso l'affare sarebbe possibile solo se fosse il Milan a mollare il centravanti colombiano. I rossoneri per ora aspettano, così come stanno facendo con Zlatan Ibrahimovic.

Intanto Mirko Valdifiori è ufficialmente un

giocatore del Napoli: l'ex centrocampista dell'Empoli ha firmato il contratto che lo legherà al club partenopeo per le prossime quattro stagioni. A Napoli ritrova Maurizio Sarri, che è stato il suo allenatore anche in Toscana.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica