A Torino brutte cose e pareggite. E ora l'Italia

Per fortuna c'è qualcuno che tiene sveglia la testa alla classifica

A Torino brutte cose e pareggite. E ora l'Italia
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Il rigore sbagliato da Pulisic è stato il solo momento divertente di un'ora e mezza di anticalcio offerto da Juventus e Milan, due squadre impaurite e pavide. La partita ha suggerito sonnolenza, lenta nel ritmo e macchiata da errori tecnici, solite situazioni di ansia in area bianconera per l'assenza di Bremer e per una fragile fase difensiva di Locatelli e Cambiaso, il Milan si è adagiato nel football conosciuto di Allegri, circolazione orizzontale del pallone fino a quando non si trova un buco, nulla di eccitante e molto di desolante per due ex grandi squadre ed ex grandi club, un altro pareggio per Tudor, la frenata per Allegri. Per fortuna c'è qualcuno che tiene sveglia la testa alla classifica. La potenza esplosiva di Hojlund rimedia al gioco lento e scontato del Napoli messo in affanno dal Genoa, ancora gol del ragazzo danese (per furore mi ricorda Preben Elkjaer) e Conte resiste al primo posto, con lui Gasperini, la vittoria di Firenze porta punti e sicurezza, la Roma gioca di squadra, il recupero di Pellegrini e Cristante, figure fino all'altro ieri buone per Chi l'ha visto, sono il riassunto di una nuova storia romanista aiutata anche dalla fortuna che invece non riguarda la Fiorentina, un palo, una traversa, un ambiente snaturato per i lavori del Franchi, la folla che teme di assistere di nuovo ad una stagione da comparsa, zero vittorie dopo sei partite e su Pioli nuvole nere, possibili temporali.

Dicevo della Roma, si potrebbe anche ipotizzare ad un utilizzo, part time, di Dybala alla Modric, per rallentare il gioco quando sia opportuno e per inventare la giocata o l'assist in caso di noia, intanto il compatriota Soulé ha ormai raggiunto la maturità del titolare indiscutibile, gol, assist e nessun lamento. Pausa della nazionale, Estonia a parte, prevedo giorni asperrimi in vista della partita di Udine contro Israele.

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