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Traduzione errata: tra Pep e la Roma nessun caso

Una "lost in translation" che ha rischiato di far scoppiare un incidente diplomatico tra la Roma e Guardiola

Traduzione errata: tra Pep e la Roma nessun caso

Una «lost in translation» che ha rischiato di far scoppiare un incidente diplomatico tra la Roma e Guardiola. Già i rapporti tra Pep e il tecnico giallorosso Mourinho non sono più idilliaci dopo una tregua durata qualche anno (con lo Special One che ha fatto i complimenti ad Ancelotti per la finale conquistata a scapito del City...), ma stavolta l'allenatore catalano - che vanta per altro un passato da giocatore per una stagione proprio a Trigoria - è stato frainteso.

O meglio la traduzione delle sue frasi alla vigilia della sfida con il Newcastle - vinta per 2-0 dai Citizens - è risultata errata. «Per me non è un discorso di soldi e i tifosi non lo capiscono. Anche la Roma ha speso diversi soldi ma non è in Champions League», le parole della discordia. Peccato che la società giallorossa non è stata minimamente citata dal Pep. Che ha detto «That's normal», frase assonante con il nome del club di Mourinho, non citato affatto dal tecnico del City. «È normale, abbiamo speso tanto e non abbiamo vinto la Champions League», le parole esatte riascoltate anche dalla Roma. Caso dunque sgonfiato nel giro di poche ore ma che ha messo altro pepe alla lunga vigilia dei giallorossi verso la finale di Conference a Tirana.

Intanto stasera c'è la tappa di Firenze, decisiva per entrare nell'Europa di secondo livello direttamente dal campionato (nei gironi di Europa League in caso di quinto posto, ai playoff della competizione in caso di sesto). A meno che Mourinho non alzi il trofeo il prossimo 25 maggio. La sfida di oggi rischia di passare inosservata ala luce della febbre da biglietto scoppiata in città per la finale: martedì l'Uefa metterà in vendita on line i diecimila tagliandi rimasti sui 19mila a disposizione del club.

Ma Mourinho avverte: «Concentrazione sulla gara di Firenze».

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