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Un trionfo con la firma di Allegri

Un trionfo con la firma di Allegri

È accaduto. È accaduto quello che pochi pensavano, immaginavano. Cristiano Ronaldo porta la Juventus in paradiso, tre gol dopo una partita strepitosa, tre gol impossibili, di forza, di potenza, di astuzia, di precisione. Prova straordinaria della Juventus con “los huevos” che piacciono molto a Diego Simeone, scomparso dai radar della sfida decisiva, l’Atletico è stato nullo, un tiro di Griezmann e stop, dunque il campo ha detto la verità, improvvisa, imprevista forse ma per questo esaltante. Ronaldo mette a tacere i soliti stupidi che lo davano per finito, sfinito, assente in Champions. È un campione, indiscutibile, magistrale. Chiamato al dovere ha risposto soltanto come un fuoriclasse sa fare, facendo piangere gli spagnoli che si ritrovano con le due squadre di Madrid, Real e Atletico, rispedite a casa. Serata incredibile all’Allianz, ad Allegri va dato il merito di avere scelto la soluzione tattica ideale, piazzando Emre Can in terza linea di protezione, il tedesco ha cancellato dal gioco Griezmann ed è stato l’uomo chiave del gioco di ripartenza bianconero. Con lui esaltante la prova di Bernardeschi, essenziale e geniale quella di Pjanic, l’unico a battere in testa dall’inizio è stato Mandzukic. Il totale, comunque, è larghissimo va oltre il tre a zero che timbra la partita. Questa Juventus, solida, viene fuori con una autostima, se mai ce ne fosse bisogno, ancora superiore. Imbattuta in campionato, adesso può viaggiare più convinta in Champions dopo che a Madrid sembrava spacciata. Il football è bello perché ribalta pronostici e sentenze nelle occasioni più impossibili ma quando si ha a che fare con un artista come Cristiano Ronaldo, capitano senza fascia, ecco che qualunque risultato diventa raggiungibile. Vittoria di Allegri, lo scrivo essendo stato sempre critico severo nei suoi confronti. Ma questa prestazione rientra nel repertorio della vera Juventus.

È una stazione di passaggio e tutti conoscono quella di arrivo.

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