"Il trionfo di Marc? Fra un po' mi batterà. E deve promettermi di invitarmi alla festa"

Il pluri-iridato Giacomo Agostini: "Ducati fantastica, ma il pilota conta molto"

"Il trionfo di Marc? Fra un po' mi batterà. E deve promettermi di invitarmi alla festa"
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Ha raggiunto Valentino Rossi, suo ex grande rivale, con sette titoli iridati nella categoria regina del motociclismo. Ma ora Marc Marquez ha nel mirino il record di Giacomo Agostini, vincitore otto volte, l'ultima cinquant'anni fa a Brno. "Se continua di questo passo tra un po' mi batte. Però deve promettermi di invitarmi alla sua festa", dice con ironia il grande Ago, 83enne, che continua a essere primus inter pares con 15 Mondiali.

Giacomo, che cosa pensa del trionfo di Marquez?

"Ce l'aspettavamo, ha fatto un campionato fantastico, è stato grande. Non aveva mai vinto così con 5 gare d'anticipo, è stato un Mondiale da dominatore. Se l'è meritato dopo gli incidenti che ha avuto. Ha rischiato di non poter più correre, invece è rinato e ha dimostrato tutta la sua bravura".

È il primo titolo in Ducati.

"Sì, ha lasciato la Honda e si è messo in gioco come fanno i campioni. Ricorda un po' i miei tempi quando correvo con l'MV Agusta e dicevano: "ah, vince solo perché ha l'MV". Poi sono passato con la Yamaha e ho vinto ancora altri titoli".

Marc aiutato da una moto velocissima.

"Ha dimostrato sin dai primi giri con la nuova moto che lui avrebbe potuto vincere. La moto è valida, ha una Ducati fantastica, ma il pilota conta ancora molto".

Per guidarla, Marquez ha anche perso tanti soldi. Lei, al suo posto, avrebbe lasciato Honda per andare in un team satellite Ducati?

"Io ho fatto questa scelta quando avevo la proposta della Gilera e della MV Agusta. La Gilera addirittura mi pagava il doppio, però io ho rinunciato al doppio dell'ingaggio per correre con la MV perché sapevo che c'era più potenza tecnica, più sviluppo eccetera. Mi sono ritrovato da 13 a 15 campionati al mondo grazie a questa scelta".

Lei conosce bene Marc, che peraltro interviene nel suo documentario Ago prima di tutti. Cosa le piace di lui?

"Mi piace che sia una persona molto onesta e molto simpatica anche se qualcuno pensa il contrario. So che alla Ducati tutti gli vogliono bene perché è parte integrante del team. Cioè lui è uno che spende il suo tempo con i tecnici la sera guardando la moto, pensando delle modifiche da fare. Quindi si può dire solo che bene".

Che tipo di persona è? È uno che preferisce stare sulle sue o è disponibile?

"Lui è molto vicino al pubblico. Quando c'è da firmare un autografo lo firma. Ha sempre un sorriso verso tutti. Direi che è positivo in tutto".

Marc ha raggiunto Valentino, col quale c'è grande rivalità per quel confronto del 2015. Che cosa significa questo aggancio?

"Lui senz'altro è felice di aver raggiunto Valentino. Ma come sarebbe felice se un giorno arrivasse a me. Quindi diciamo che è umano in questo. Tutti corriamo, vogliamo vincere, vogliamo essere i migliori. Per lui questa vittoria conta molto".

Ma non vuole fermarsi qui. Ducati ha scritto in spagnolo: Seguimos esta historia, continuiamo questa storia.

"Fa parte del DNA di un pilota continuare a

battere i propri record. Tutti vogliamo superare quello che è davanti a noi, sia in gara che come punteggi, sia come campionati del mondo. Lui senz'altro tenterà ancora l'anno prossimo di fare quel che ha fatto quest'anno".

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