Alla Fiorentina bastano 13' per passare e mettere in discesa una partita che rischiava di essere complicata. Per il Parma che nonostante la retrocessione sancita da tempo ha sempre sfoggiato orgoglio e dignità (di qui gli applausi sportivi a fine gara da tutti i tifosi viola al Franchi) e ha messo in difficoltà nelle ultime settimane club come Juve, Roma, Napoli. Eppoi per il clima che dopo la sconfitta nella semifinale di Europa League con il Siviglia si era creato attorno alla squadra viola, con la polemica fra Montella e i tifosi. Invece il tecnico della Fiorentina ha saputo compattare il gruppo, isolarlo da tutto e tutti e motivarlo per questa gara che valeva e vale molto per la corsa al quinto posto.
Con il successo di oggi, il terzo di fila in campionato, la Fiorentina ha scavalcato il Genoa e si è riappropriata del quinto posto che porta dritti dritti nella prossima Europa League. Dopo Gonzalo Rodriguez, al 7 sigillo in campionato, sempre più difensore-goleador, ha raddoppiato Gilardino, ancora di testa, alla terza rete n 12 gare: l’esperto attaccante viola è stato preferito ancora a Mario Gomez, escluso per scelta tecnica come ha spiegato nel fine partita Montella e dunque ormai sempre più un caso. Solo Mirante, con le sue parate, ha evitato che il passivo fosse più rotondo, anche perchè davanti a lui i compagni di reparto non riuscivano a controllare gli affondi di Salah e compagni. Mentre Palladino, a inizio gara, aveva fallito un’ottima occasione e poco dopo Neto era riuscito a fermarlo. Sussulti di Parma, ma poi Salah ha dato sfoggio della sua classe e a inizio ripresa ha tibrato il tris con un preciso destro. A quel punto la gara non ha avuto più nulla da dire, Donadoni ha fatto tutti e tre i cambi, idem Montella che ha tolto prima l’egiziano (dentro Diamanti, ammonito dopo una manciata di secondi, salterà Palermo) che è stato salutato con una standing ovation, poi Pizarro pure lui applauditissimo infine Gonzalo Rodriguez, acclamato da tutti i tifosi, sostituito con il giovane Bagadur al debutto in A.
Alla fine applausi per
tutti, come a sancire una tregua, prima che tutto venga discusso, a partire dal futuro di Montella. Vale anche per Donadoni che aspetta di chiudere una stagione tormentatissima prima di decidere la sua prossima destinazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.