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Tutti contro Djokovic e Williams

Tutti contro Djokovic e Williams

Mai come questa volta è difficile disegnare l'identikit di chi fra una settimana conquisterà gli Internazionali d'Italia, giunti all'edizione numero 70. Il re è nudo anche se alla resa dei conti dovrebbe portare le sembianze di Djokovic o Nadal che, dopo un successo a testa negli ultimi due anni, figurano nella parte alta del tabellone e quindi sono attesi a uno scontro fratricida in semifinale.
A meno che Wawrinka non crei problemi al serbo negli ottavi e Ferrer non si esalti con lo spagnolo nei quarti. Ma è dura che succeda stando anche alle quote dei bookmaker. Per entrambi i problemi potrebbero arrivare dai malanni fisici più che dagli avversari: Nole continua ad accusare qualche dolorino alla caviglia destra mentre il maiorchino non si fida completamente del ginocchio sinistro.
Più complicato il pronostico nella parte bassa dove Federer e Murray dovranno sudare le classiche sette camicie per contendersi un posto in finale: lo svizzero, per nulla convincente a Madrid, se la dovrà vedere con gente rognosa come Dimitrov (fidanzato da Maria Sharapova, vittorioso ieri su Baghdatis in due set), Haas, Gasquet e Tsonga; lo scozzese non avrà vita facile con Nishikori (il killer di Federer a Madrid), Almagro e Del Potro. Degli italiani rischia di arrivare al secondo turno solo il vincitore del derby fra Seppi e Fognini.
In campo femminile si parla già di una finale annunciata fra Serena Williams che ha vinto l'ultima volta a Roma nel 2002, e Maria Sharapova, da due anni incontrastata regina: sarebbe la seconda consecutiva dopo quella di Madrid dominata (6-1, 6-4) dall'americana che ha così mantenuto il primo posto nel ranking. Solo la fatica potrebbe rallentare la corsa delle due primedonne. Magari a favore delle italiane con Sara Errani e Roberta Vinci in prima fila. A Pennetta e Schiavone, Burnett e Knapp il compito di sorprenderci. Peccato che si giochi in una settimana.

Ai Master 1000, nessuno escluso, dovrebbe essere riservato uno spazio maggiore.

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