Milano. Questa volta sono (quasi) tutti d'accordo. Anche i sapientoni del giorno dopo che misero in croce Stefano Pioli per i 5 cambi decisi con l'Empoli dimenticando forse che, qualche settimana prima, con la Salernitana i titolarissimi raccolsero lo stesso modesto risultato (pareggio 1 a 1). I siti che riescono a monitorare l'umore della tifoseria rossonera segnalano che c'è il 70-80% d'accordo sulla scelta manifestata nelle ultime ore dal Milan di puntare per Bologna su uno schieramento completamente diverso (tranne il portiere Maignan) da quello utilizzato mercoledì sera col Napoli e sicuramente riproposto, pari pari, a Napoli martedì 18 aprile per il ritorno dei quarti di finale. La spiegazione è persino banale: tra oggi alle ore 17 (fine dell'anticipo a Bologna) e la sera di martedì ci sono appena 72 ore di tempo per recuperare energie fisiche e nervose. È vero: a Bologna un Milan rivoltato come un calzino rischia grosso per una serie di considerazioni. La squadra di Thiago Motta, reduce dall'esaltante successo a Bergamo con l'Atalanta, è tra le più in forma del torneo. Ci sarà l'esaurito perché l'ambizione dichiarata è quella di puntare a un posto in Europa.
Pioli - che ha saltato secondo programma prestabilito la conferenza stampa - non è un giocatore di poker, non ama l'azzardo insomma. Da tempo ha preparato questa soluzione dandone conto proprio prima dell'Empoli. «Farò turn over nella partita tra le due sfide di Champions» spiegò. È una necessità più che un bizzarro colpo di testa sapendo perfettamente che può provocare qualche danno alla corsa al quarto posto. Ma chi capirebbe il contrario, cioè puntare su Bologna trascurando Napoli? C'è un'altra chiave di lettura che coinvolge anche l'area tecnica e quindi Maldini e Massara. Quella col Bologna è una delle ultime chiamate per un bel numero di rossoneri il cui contributo fin qui è stato molto discusso. A cominciare da CDK che può tornare titolare proprio col Bologna dove cominciò la sua avventura nel girone d'andata.
In quella occasione raccolse più di un giudizio incoraggiante per via dell'assist servito a Leao per l'1 a 0 nonostante qualche occasione da gol sprecata. L'ultima apparizione da titolare è datata 29 gennaio, 2 a 5 con il Sassuolo a San Siro: non proprio un precedente incoraggiante. Nelle altre rare apparizioni, per la verità con minutaggio ridotto, non ha mai dato l'idea di essersi liberato della rete psicologica e tecnica nelle quale è rimasto intrappolato. Bologna può rappresentare il suo parziale riscatto. Identico scenario per Origi e Rebic, già schierati insieme con l'Empoli, raccogliendo solo critiche feroci.
In questo caso è in discussione anche il loro futuro nel Milan perché
qualora la panchina chiamata in causa dovesse confermare il rendimento scadente fin qui offerto, tranne qualche eccezione (Thiaw) beh allora ci sarebbe da tirare una sola conclusione a stagione ormai avviata verso il finale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.