Max Allegri non è certo soddisfatto e non lo nasconde. «Parlare di obiettivi ora come ora è impossibile». afferma il tecnico rossonero. «Ora dobbiamo andare avanti partita dopo partita per risalire in classifica, recuperando un po' di giocatori attualmente infortunati. Abbiamo sbagliato in un paio di occasioni ma è stata una buona partita». Mexes espulso ma a rischio di prova tv (con tre giornate di squalifica) per un pugno rifilato a Chiellini durante una mischia in area nel secondo tempo: «Con lui non ho proprio niente da chiarire», precisa Chiellini. «Non è venuto a scusarsi e la cosa non mi interessa, ma certi espisodi devono essere pesantemente puniti perchè è la sportività che deve prevalere in campo. La sua storia parla per lui, è recidivo. Io in passato ho fatto la stessa cosa con Morfeo, gli ho chiesto scusa ma l'ho pagata». Si ribella Allegri: «Non era un pugno ma un contrasto in marcatura, un pugno sulla schiena. Di questi falli ce ne sono mille dentro l'area. E poi la faccia non l'ha toccata. Forse è più clamorosa la trattenuta, ma se si vuole dire che è un pugno, è un pugno», conclude seccato.
Ben diverso lo spirito di un sorridente Antonio Conte: «Se alla stesura del calendario mi avessero detto che all'inizio avremmo ottenuto sei vittorie e un pareggio, ci avrei messo più di una firma. Comunque la prestazione è stata positiva anche perché questo è un momento così: ci fanno un tiro e prendiamo gol, con tanta complicità da parte nostra.
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