Coronavirus

Il vaccino di Hopp: da odiato a salvatore

Al servizio dei cittadini, al servizio della salute pubblica. Lui, e di conseguenza i suoi soldi

Il vaccino di Hopp: da odiato a salvatore

Al servizio dei cittadini, al servizio della salute pubblica. Lui, e di conseguenza i suoi soldi. Dietmar Hopp, uno degli uomini più ricchi del mondo (ha un patrimonio di circa 14 miliardi di dollari) scende in campo contro il Coronavirus. Il presidente del club tedesco dell'Hoffenheim, nonché proprietario e fondatore della Sap (multinazionale europea per la produzione di software gestionale), è da sempre molto attento al sociale. Al punto che per il bene comune ha deciso di dire di no perfino al presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Ma andiamo con ordine.

Negli scorsi anni Hopp ha speso, attraverso una fondazione benefica da lui creata, 100 milioni di euro per pagare il 50% delle spese per la costruzione di un istituto clinico cardiologico che dovrebbe essere attivo a Heidelberg proprio dal 2020. Sempre attraverso la sua fondazione Hopp dal 1995 in poi ha donato altri 740 milioni per più di 1000 progetti relativi allo sport, alla medicina, al sociale e all'istruzione. Nonostante questo in Germania gli ultrà lo contestano perché si è permesso di prendere l'Hoffenheim (una squadra di quartiere per la quale in gioventù aveva giocato) portandola dal dilettantismo alla Bundesliga. Il fatto che abbia anche aggirato la regola tedesca che proibisce di intestare la maggioranza di una società calcistica ad una sola persona è un pretesto: Hopp viene contestato da anni, proprio perché gli ultrà non gradiscono che un club senza storia e tradizione sia così competitivo. Lo scorso 29 febbraio è perfino stata sospesa la gara fra Hoffenheim e Bayern per gli insulti che i tifosi bavaresi gli indirizzavano.

Oggi, poco più di due settimane dopo, Hopp può aiutare nella lotta al Coronavirus. Come riportato da Der Spiegel, infatti, la Curevac, una delle sue società (ne detiene l'80%), è al lavoro per trovare la cura per il Covid-19. Secondo il New York Times, inoltre, Hopp si sarebbe rifiutato di vendere il vaccino, una volta trovato, a Trump, impedendo dunque che diventasse di proprietà americana. «La Curevac sta studiando il vaccino contro il Coronavirus per aiutare la gente non solo in alcune ragioni del mondo, ma in maniera solidale in tutto il pianeta ha spiegato Hopp Sarei felicissimo e orgoglioso se questo risultato venisse trovato anche grazie ai miei investimenti a lungo termine. Spero che il vaccino possa non solo curare ma anche proteggere le persone in tutto il mondo. Proprio per permettere a chi di dovere di trovare un vaccino è mio compito garantire nuovi posti di lavoro qui in Germania, che siano ben pagati». Quest'ultima precisazione dovuta anche al fatto che, secondo la Welt am Sonntag Trump avrebbe provato ad attirare i ricercatori tedeschi in America. Hopp però ha risposto, dimostrandosi ancora una volta al servizio dei cittadini.

E della salute pubblica.

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