L'hanno pensato tutti. Era da un po' che non si vedevano tre curve finali così e un duello così. Per cui l'hanno sentita tutti la nostalgia. Nostalgia del Vale Rossi che lottava e inventava traiettorie impossibili e lo faceva contro i Capirossi e i Biaggi e passando sopra il Gibernau e, perché no, anche spernacchiando un poco il Lorenzo e molto sua immensità «la Ducati so guidarla solo io» Casey Stoner. Giusto per ricordare e immalinconirci, pensiamo al cavatappi di Laguna Seca, a Casey infilato dal Dottore per l'occasione motocrossaro, era il 2008. Immagine indelebile tanto quanto, ahilui e ahinoi, la sconfitta del Dottore stesso nella sua avventura in Ducati che doveva essere la nazionale dei motori e non lo è stata. E per immalinconirci ancor di più, come dimenticare il finale di Lorenzo in quel di Barcellona, anno 2009, col Vale che lo beffa proprio all'ultimo, meglio dire alla penultima curva.
L'hanno pensato tutti. A Brno, ultimi giri incollati, ultimo giro quasi sovrapposti, ultime tre curve Jorge che ci prova e passa, ultima curva Dani che si riprende la testa e va a vincere. Tutto bello bello. «La Honda di Dani ha più accelerazione della mia Yamaha, per questo mi ha superato» dirà Jorge; «Quest'anno mi va meglio perché non mi sto riprendendo da infortuni» sottolineerà Dani. Quanto all'uomo implicitamente evocato da questo splendido duello, Valentino 7°, dirà più o meno questo: «Sin dai primi giri ho perso olio, mi finiva sul pedale del freno posteriore e su quello del cambio, era piuttosto fastidioso... Sì, contrariamente al solito sono andato bene all'inizio (sembrava poter lottare per il 4° posto) e male nel finale... Cosa mi aspetto dai tifosi a Misano? I miei sono sempre gentili, quelli della Ducati, di solito, un po' meno».
Vabbè, godiamoci questo finir di stagione, sapendo che l'auto e pre-pensionato Casey Stoner è in Australia a curarsi la caviglia e quando tornerà, se tornerà, il mondiale non sarà più cosa sua. Godiamoci quest'orgogliosa e ispanica rivalità fra Lorenzo leader del campionato con 13 punti e Pedrosa che, con le due vittorie di fila in otto giorni (aveva trionfato anche a Indy), ne ha rosicchiati 10 al rivale giunto due volte secondo. Godiamoceli sperando e sognando che l'anno prossimo quelle ultime tre curve possano avere due abbonati di lusso: i ricompagni di squadra Lorenzo e Rossi. Per il primo vincere sarà la consacrazione; per il secondo la resurrezione. Per noi un altro godere.
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