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Vale, com'è dura non tornare solo signor Rossi

Deve vincere per restare pilota ufficiale: «Yamaha non mi ha mancato di rispetto»

Vale, com'è dura non tornare solo signor Rossi

A poco più di un mese dall'inizio del Mondiale, la MotoGP ha acceso i motori stanotte nei test di Sepang. Sessione fatta di attese e aspettative, perché apre ad una stagione rivoluzionaria. Il primo punto interrogativo riguarda Valentino Rossi. Messo al muro dalla Yamaha, che gli ha preferito Fabio Quartararo, Valentino deve scegliere: nel 2021 retrocessione in Petronas, team satellite, o ritiro? «Deciderò a metà stagione» aveva detto a caldo il Dottore, che ieri alla presentazione del team ufficiale della casa giapponese ha ampliato la riflessione. «Non penso che la Yamaha mi abbia mancato di rispetto, i risultati nello sport sono tutto. Voglio capire se posso ancora competere. Vorrei correre dopo il 2020, ma anche lasciare al top non sarebbe male... Restare al vertice chiede tanti sacrifici, soprattutto a questa età (il 16 febbraio saranno 41 anni), li puoi fare se sai che poi lotterai per vincere».

Per un Rossi che vede traballare le sue (e in un certo senso le nostre) certezze, c'è un Quartararo che vivrà il 2020 sapendo di avere davanti un futuro nel team ufficiale. «Per ora penso solo al team Petronas, possiamo fare grandi cose quest'anno» ha detto alla presentazione di Sepang. Il passaggio del testimone avviene nel segno di Maverick Vinales, fresco di rinnovo fino al 2022.

Se si parla di sicurezza, in MotoGP può venire in mente solo un binomio, quello Márquez-Honda. Così efficace da farsi doppio nel 2020, con l'arrivo di Alex, fratello minore di Marc e campione in carica della Moto2. Questo rapporto, tra fratelli e ora compagni-rivali, potrebbe essere la nuova variabile di un Mondiale dominato nel 2019 da MM. Nella presentazione i due Marquez hanno mostrato grandi ambizioni. Sarà interessante capire se gli obiettivi di uno e dell'altro potranno coesistere senza portarli allo scontro.

Chi è pronto ad approfittare di un possibile passo falso dei piloti Honda è Andrea Dovizioso, che alla sua ottava stagione in Ducati ha l'obiettivo di confermarsi e perché no, di riuscire in qualcosa di più. Tre secondi posti di fila lo rendono il più quotato rivale di Marquez. «Obiettivo? Fare meglio dell'anno scorso» ha detto scherzando il Dovi, che vuole solo vincere, senza (per ora) rinnovare con la Ducati. Intanto, la Rossa vorrebbe godersi la risalita di Petrucci.

Sullo sfondo, le ambizioni della Suzuki del duo iberico Rins-Mir, che ha fatto un buon 2019 e che ora punta ad un upgrade.

Lo stesso che si augura l'Aprilia, in attesa della sentenza definitiva sul caso doping di Iannone.

Aspettative, tensioni, speranze: questo il clima che porta all'8 marzo, giorno della prima gara a Losail. Intanto a Sepang il primo banco di prova si è acceso stanotte. Il 2020 della MotoGP è iniziato.

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