Varese strangola nella culla primaverile le bocche di rosa dell'Emporio Armani, stravince (95-81) il confronto al vertice e arriva come consorzio di squadra, eccellente, come consorzio di società, straordinario, a sigillare il primo posto in classifica.
La Milano delle piccole guarigioni e delle grandi epidemie, che non ricorda mai come si deve soffrire in difesa, viene schiantata nei primi due quarti (29-20 59-35), prova a reagire all'inizio del terzo tempo, ma al gong è ancora in coda sull'autostrada dei laghi mentre gli avversari brindano al Sacro Monte (77-56) anche se perdono Achille Polonara che se ne va in ospedale sulle stampelle prima che finisca la partita dove è stato protagonista in difesa, dove aveva fatto vedere cose interessanti nei 14' dove ha potuto battersi.
L'Emporio e le sue cadute senza risalite contro chi ha almeno il suo peso, soltanto Langford ha retto lo scontro anche se dopo 16' aveva già 4 falli per un tecnico di protesta che poteva evitarsi. Ci diranno che non stava benissimo, influenza, certo gli altri compagni, da lui spesso ignorati, stavano anche peggio, ma sul piano tecnico. Varese prima indiscussa e Sassari seconda dopo aver rifilato un centone a Roma presentando il nuovo lungo Gordon e aspettando il genio di Becirovic. Per l'Emporio, annichilito da Dunston, 20 punti 12 rimbalzi, schiantato da sotto, 21 su 41, e da fuori 12 su 28 da 3 contro il 5 17 della banda Scariolo. Un viaggio nelle ultime tre giornate sottobraccio a Siena e Cantù, tornate a vincere e con la sorprendente Reggio Emilia. Per sapere chi farà i play off aspettiamo di capire se a Caserta hanno voglia di altri miracoli dopo aver sbancato il campo di Venezia avvicinandosi a 2 lunghezze dalla Reyer.
Armani e il suo bagno primaverile aspettando l'ordalia dei play off dove tutti la danno ancora favorita. Certo questa Varese che l'ha già battuta tre volte quest'anno, 2 volte a Milano, sarà cliente durissima se a Mike Green, il torero dell'avvio, Banks il pistolero dell'inizio, ed Ebi Ere, o professore si aggiungo un De Nicolao da 8 punti e tanta energia, il cacciatore più feroce per far perdere agli avversari ben 18 palloni, e il Polonara che ora vivrà il tormento del recupero per una distorsione seria che limiterà un saltatore come lui. Varese è una squadra, Milano è un circolo di nobili che non sempre si capiscono e si parlano. La Cimberio difende, lotta, Milano grafia un po' e poi prende una bibita, si specchia nel talento di Langford 26 punti, nella saggezza di Bremer, aspettando che altri vadano dietro. Ieri erano tutti sperduti nel loro mondo. Ora vediamo come risaliranno anche da questa lezione.
Primavera di bruttezza per una squadra che dovrebbe sempre vivere di prepotenza e che invece cerca solo scuse banali per giustificare le sue cadute e contro Varese le è già capitato spesso. Questo non vuol dire che lo scudetto sarà imprendibile, certo servirà stringere un po' di più la difesa, quella pseudo guardia bianca che si sbriciolare con poco. Vedremo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.