Vasca azzurra "olimpica" con tre bronzi pesanti

Che ultima giornata: Pilato nei 50 rana, la 4x100 mista maschile e la sorpresa Franceschi sul podio

Vasca azzurra "olimpica" con tre bronzi pesanti
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Un tris di bronzi per chiudere una rassegna iridata speciale: quelli di Benedetta Pilato nei 50 rana, di Sara Franceschi nei 400 misti e della 4x100 misti maschile. L'Italia finisce quinta nel medagliere del nuoto in corsia con 12 podi in tutto: 2 ori, 5 argenti e 5 bronzi il bottino raggiunto a Doha. «L'Italia delle meraviglie» l'ha definita il direttore tecnico azzurro Cesare Butini, che traccia un bilancio: «Questo campionato ci fa ben sperare per il prosieguo della stagione. Non ci deve illudere, ovviamente, queste medaglie saranno più dure da conquistare in ambito olimpico. Ma chi ben comincia è a metà dell'opera. Lavoreremo duramente per ottenere il massimo».

L'obiettivo alla vigilia di questi Campionati era qualificare tutte le staffette per Parigi: missione compiuta. «Questo Mondiale - aggiunge Butini - ha dimostrato che 8 giorni sono impegnativi soprattutto in questo momento della stagione, i ragazzi sono arrivati stanchi, ma sono rimasti sul pezzo e hanno continuato a cogliere le occasioni. E oggi (ieri, ndr) Sara ha colto quella che è la cosa più importante e anche il pass olimpico. Benedetta ha combattuto, anche se non è felice del tempo. Ma una medaglia è sempre gradita». Per la Pilato è la quarta di fila: il titolo iridato nei 100 olimpici, i due argenti 2019 (quando si rivelò a 14 anni) e 2022 e il bronzo 2023 nei 50. «Mi avete conosciuto con questa distanza e anche con questo tempo. Non è cambiato niente. No, scherzo. Sono contenta. Questa medaglia conferma la continuità», sorride Benny. È incredula Sara Franceschi, livornese del 1999, che dalla corsia otto (entrata con l'ultimo tempo) si va a prendere un terzo posto inatteso nei 400 misti, 51 anni dopo Novella Calligaris, bronzo a Belgrado 1973. «Ancora non ci credo con tutto quello che ho passato...», dice Sara, reduce da problemi di salute.

Infine, l'ultima medaglia di giornata è stata quella della 4x100 misti uomini. Il dorsista figlio d'arte Michele Lamberti, il ranista Nicolò Martinenghi, il debuttante delfinista Gianmarco Sansone e lo stileliberista Alessandro Miressi si sono piazzati terzi dietro Usa e Paesi Bassi. «È venuta fuori una bella staffetta, ci serviva, non essendo tutti al top e mancando qualcuno (Ceccon) - spiega Martinenghi -.

L'anno scorso a Fukuoka non ci eravamo qualificati per la finale. È un Mondiale di conferme, sorprese, magari qualche rimpianto qua e là, però è giusto che ci siano. Oggi è stata la dimostrazione di un'ottima prestazione dell'Italia». Sì, quest'Italia è lanciata verso Parigi.

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