
L' Europa e le sue coppe possono ridare slancio e credibilità al calcio italiano. Uscire dal falansterio della serie A potrebbe farci bene, via dalle scene e sceneggiate, le polemiche sul Var silenzioso e addirittura parlato, roba piccola che la champions league e gli altri due tornei potrebbero e dovrebbero bonificare.
Oggi la Juventus contro il Borussia Dortmund per incominciare un viaggio da troppo tempo incerto, affannoso e infine fallito. La squadra non può onestamente pensare che le tre vittorie di campionato siano la verità, anzi, all'interno della Continassa c'è consapevolezza dei limiti di personalità e di alcune lacune tattiche, Tudor conosce la filosofia bianconera ma sa benissimo che il tempo delle mele non c'è più e non è detto che ritorni. Per la società la champions è un salvadanaio indispensabile, i denari Uefa servono per vedere un po' di luce dopo l'inferno di questi anni, il bilancio è ancora fragile, debiti e perdite fanno paura, la nuova gestione dovrà risolvere pendenze e questioni di mercato, la coppa andrà affrontata con impegno massimo.
È fascinosa l'avventura olandese dell'Inter contro l'Ajax, due squadre che hanno fatto la storia del torneo, 7 coppe dei campioni ne sono la conferma anche se per il club di Amsterdam appartengono ad un passato remoto, l'ultimo trionfo nel 1995, per l'Inter il 2010 ma con due finali successive.
Si va di nostalgie come è appunto la coppa più importante che offre a Juric l'imprevisto esordio europeo contro i campioni d'Europa, Parigi val bene una trasferta, l'Atalanta affronta l'avversario più affascinante e difficile, sarà già un'impresa uscire senza traumi seri sperando nella frase di repertorio il football si presta ad ogni imprevisto eviterei a testa alta.
Infine la partita più bella e più fantastica da sognare, Guardiola contro Conte, il City di Manchester contro il Napoli, l'emiro arabo al-Mubarak contro lo sceicco azzurro De Laurentis, si favoleggia, Napoli sogna il grande colpo,la squadra ha tutto per arrivare in alto, nella sua esperienza inglese Antonio Conte ha capito quanto sia importante la Premier e da quel campionato ha voluto Lukaku prima e poi può gestire i grandi reduci, Anguissa, Gilmour, McTominay, De Bruyne, Hojlund, roba seria, di fatica e di potenza, caratteristiche ideali per il tecnico salentino. Sarà quella di giovedì sera, la partita delle partite per noi italiani, mettendo da parte le fazioni e la boccetta d'odio puro, chi tiferà contro Donnarumma appartiene alla tribù degli ignoranti, chi guferà contro il Napoli si concentri pure su Ballando con le stelle.
La formula della champions ha apparecchiato subito altre sfide di assoluta classe, Real Madrid - Olympique Marsiglia è un motivo in più per verificare De Zerbi nel teatro illustre, Bayern - Chelsea propone un altro prodotto nostrano, Maresca e Liverpool - Atletico di Madrid è miniera piena di pepite. Non si preannunciano arbitri con la telecamera incorporata, ci auguriamo che il Var venga richiesto in casi estremi ma proprio nei tornei internazionali il ricorso al monitor è più raro, si gioca molto di più e si fischia molto di meno dei campionati nazionali.
La stagione europea si concluderà a Budapest nello stadio intitolato a Ferenc Puskas, il colonnello esule in fuga dai comunisti sovietici, arrivò a Bordighera, giocò un'amichevole
con il Signa, scelse il Real Madrid per una gloria unica, vincendo tutto, oltre alle tre coppe dei campioni. La data della finale: sabato 30 maggio. Dodici giorni dopo incomincerà il mondiale di Infantino. Dov'è l'errore?