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Viñales paradiso, Rossi inferno. Ma Dovi e la Ducati ci sono

Yamaha a due facce con lo spagnolo in pole e Vale solo 14°. Andrea: "Non pensavo di essere 2°". Marquez, è già polemica

Viñales paradiso, Rossi inferno. Ma Dovi e la Ducati ci sono

Anno nuovo, vita nuova. Maverick Viñales chiude le prime qualifiche dell'anno davanti a tutti nel Gran Premio di Losail, in Qatar. Alle sue spalle oggi scatteranno Andrea Dovizioso e Marc Marquez, separati tra loro da un misero millesimo a testimoniare l'equilibrio e l'incertezza generale a causa del forte vento e delle temperature variabili di questi giorni - che renderà ancora più appassionante la corsa in terra qatariota. «Non mi sarei mai aspettato di venire qui e partire dalla prima fila» racconta un Dovizioso sorridente. «Anche perché continua Dovi - siamo arrivati qui con tanti dubbi e un feeling pessimo. Eravamo andati un po' in crisi nei test. Però ci conosciamo e sappiamo cosa dobbiamo fare. Devo ringraziare la squadra».

Il più veloce del lotto, come dicevamo, è stato Viñales, da quest'anno accompagnato dal numero 12 nella nuova Yamaha nerazzurra. «Sono contento, la pista è molto difficile ed è scivolosa ecco spiegato il perché di tante cadute, ndr -. Abbiamo lavorato molto bene già nei test e mi trovo benissimo con la moto», confessa un soddisfatto Viñales. Anche se - va ricordato -, il tempo della pole fatto registrare da Viñales (1'53546) è leggermente peggiore dell'1'53380 stampato al venerdì da Marquez, che ha ritoccato due giorni fa il record della pista di un anno fa e anche per questo resta il principale favorito. Marquez che negli scampoli finali di Q2 è rimasto incollato alla scia di Danilo Petrucci, finito poi settimo, facendo innervosire e non poco il ternano al debutto con la Desmosedici. «Volevo partire più avanti spiega Petrux -, ma Marquez mi curava molto». «Era una strategia, una volta lo fa Petrucci, oggi l'ho fatto io» la difesa dello spagnolo. Insomma, questa stagione ne vedremo delle belle.

Ma la lotta per il podio non è detto che sia un affare riservato soltanto ai primi tre in classifica, anche perché sono ben undici i piloti che al termine delle qualifiche si trovano nel giro di un secondo. A sorpresa, però, visto quanto di buono fatto da Viñales, tra questi piloti non c'è Valentino Rossi, il quale non è riuscito nemmeno a superare lo scoglio della Q1 e partirà 14esimo e in sesta fila, proprio davanti a Jorge Lorenzo, 15° alla prima da pilota Honda. Entrambi gli ex campioni del mondo anno mancato, a sorpresa, l'approdo alla Q2. Per Lorenzo anche una brutta caduta - più di una se si considera l'intero fine settimana -, il che complica e non poco il recupero fisico dello spagnolo dall'infortunio al polso. Fuori dalla Q2 pure la Ducati Pramac di Pecco Bagnaia, all'esordio tra i grandi. Molto attardato, invece, Andrea Iannone con la sua Aprilia: l'abruzzese è soltanto 19°.

Dunque, se la giornata è amara per Valentino Rossi, sorride invece al grande rivale, Max Biaggi. Al debutto in Moto3, il team di sua proprietà conquista la pole grazie allo spagnolo Aron Canet. «Al box commenta Biaggi a Sky - hanno fatto un'ottima strategia scegliendo di utilizzare una sola gomma da qualifica. Siamo anche stati fortunati, ma Aron ci ha messo del suo». Sfortunato dal canto suo Romano Fenati che non ha potuto effettuare l'ultimo giro da qualifica per un errore del box.

Fenati ha chiuso soltanto 11° ma in gara lo ritroveremo di sicuro davanti.

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