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Vialli e la battaglia contro il cancro: "Sto bene, la malattia non dà segnali"

Vialli sta combattendo da mesi contro un tumore ma ora dopo 17 mesi di chemioterapia tutto sembra andare per il meglio: "Sono felice. I miei capelli stanno ricrescendo e sto bene. Mi sento fortunato"

Vialli e la battaglia contro il cancro: "Sto bene, la malattia non dà segnali"

Qualche mese fa Gianluca Vialli fece spaventare i suoi tanti tifosi e gli appassionati di calcio con annunciando che stava combattendo contro un tumore. Il 55enne di Cremona nel corso della sua lunga carriera ha incantato e segnato caterve di gol con le maglie della Juventus, Sampdoria e della nazionale italiana. Ora, a distanza di tempo, l'ex Chelsea ai microfoni de La Repubblica, ha svelato come finalmente stia bene dopo aver concluso con successo un lunghissimo ciclo di chemioterapia: "Sto bene, a dicembre ho terminato la chemioterapia di 17 mesi, un ciclo di otto mesi e uno di nove"

Vialli ha poi continuato: "È stato difficile, anche per uno forte come me, sia fisicamente che mentalmente. I test non mostrano segno di malattia. Sono felice. Ritrovare la saluta significa guardarmi allo specchio, vedere i miei capelli crescere, non dover disegnare le sopracciglia. Mi sento fortunato". La paura in questi mesi è stata tanta e c'è ancora, come ammesso dallo stesso ex attaccante blucerchiato: "La paura di morire si combatte pensando ai desideri, concentrandoci su quanto ci piace davvero e su quanto vogliamo che ogni cosa ritorni".

Il capo delegazione della nazionale italiana, voluto in quel ruolo dal suo grande amico Roberto Mancini, ha poi toccato il tema coronavirus: "Mi sento fortunato, penso a chi viene portato in ospedale e muore solo. È un momento terribile. Sarà fantastico quando lo sport ritornerà, le emozioni e i ricordi ci aiuteranno a tornare a pieno nelle nostre vite. In questo enorme silenzio che ci circonda, c’è quasi un’atmosfera zen, qualcosa di orientale. E si tornano a sentire i canti degli uccellini persino nelle megalopoli. Sarà stupendo quando torneranno il calcio e lo sport, le emozioni e i ricordi ci aiuteranno a tornare a vivere, vivere pienamente. E dovremo dare più spazio alla solidarietà".

Vialli ha anche trovato il modo di parlare di calcio dato che la Serie A farà di tutto per tornare in campo entro fine maggio per finire la stagione. Se così non fosse potrebbe esserci la possibilità di vedere un'assegnazione a tavolino, alla Juventus, del tricolore. Vialli ha una sua idea in merito: "Non lo vorrei, non dopo quello che sta accadendo. Bene se si potrà chiudere la stagione in qualche modo, in sicurezza. Altrimenti, meglio non assegnarlo. Si dovrebbero dimenticare gli interessi di parte e gli egoismi, anche se capisco i presidenti alle prese con una crisi mai vista. Qualcuno per forza di cose ci rimetterà. Un errore da non commettere è la fretta".

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