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È viola il derby a stelle e strisce con la Dea

Commisso "batte" il connazionale Pagliuca neo patron dell'Atalanta

È viola il derby a stelle e strisce con la Dea

Firenze Il derby a stelle a strisce sotto il sole del Franchi. Da una parte la Fiorentina di Rocco Commisso, alla sua terza stagione in Italia, dall'altra l'Atalanta dei Percassi che però da poche ore ha in società nuovi investitori americani guidati dal manager Steve Pagliuca. La sfida a forte tinte Usa è stata vinta dalla Fiorentina che ora più che mai sogna l'Europa. In questa stagione i viola contro i nerazzurri hanno totalizzato 3 su 3 pensando alle gare vinte in campionato più quella di Coppa Italia del 10 febbraio, che ha regalato alla Fiorentina l'accesso alla semifinale contro la Juve. Chissà cosa avranno pensato Pagliuca e soci nel primo impatto col pallone del Bel Paese. Magari avranno compreso che da queste parti il calcio è materia difficile da maneggiare, ma sono in buone mani perché quello che la famiglia Percassi ha fatto dal 2010 è sotto gli occhi di tutti. La guida dell'Atalanta resta italiana, non è poco. Nerazzurri col lutto al braccio per la scomparsa dell'ex allenatore Frosio.

La firma sul derby americano è stata di un polacco, tanto per restare nel villaggio globale. Piatek ha avuto una sola palla gol in tutta la gara, anche perché Demiral gli ha messo la museruola, ma come il turco si è distratto un attimo il Pistolero ha colpito. L'erede di Vlahovic sta facendo molto meglio del Dusan bianconero: Piatek da quando è arrivato a Firenze, di ritorno da un'infelice esperienza in Bundesliga a Berlino, ha messo dentro 5 gol, 3 in Coppa e 2 in campionato. E ha fallito 2 rigori anche se a Bergamo sulla ribattuta del portiere ha segnato. Per la Dea è arrivata la prima sconfitta in trasferta dopo aver totalizzato la bellezza di 30 punti, frutto di 9 vittorie e 3 pareggi. I nerazzurri senza Zapata e Muriel in attacco e Ilicic sulle trequarti, sono sicuramente depotenziati. Da considerare, poi, la fatica per l'Europa League di giovedì. Ma la Fiorentina è una macchina che produce gioco di qualità, intensità ed efficacia: viola a quota 42 e ora davanti alla Roma.

Nella partita a metà ripresa c'è stata anche l'espulsione di Gasperini per proteste: il gol annullato a Malinovskyi per fuorigioco di Hateboer lo ha mandato su tutte le furie. L'allenatore, inviso al pubblico viola, è uscito dal campo sotto una grandinata di fischi e cori. A fine partita silenzio stampa bergamasco rotto, parzialmente, dal direttore operativo della Dea Spagnolo con due post polemici su Instagram. Nel primo, a corredo del video del gol annullato, il messaggio è: «Non servono commenti».

Nel secondo, invece, il fermo immagine del momento del lancio di Pezzella, con una modifica manuale in cui viene evidenziato che a segnare il gol è stato Malinovskyi e non Hateboer: «Questa invece è per chi non avesse capito».

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