Chi si aspettava una semifinale tra le favorite Roma e Juventus non è rimasto deluso. Perché Fiorentina e Atalanta che le hanno eliminate non solo hanno strameritato di arrivare al penultimo atto della coppa nazionale, ma l'hanno anche onorata come meglio non avrebbero potuto. Gol, spettacolo, giocate di classe e il piacere degli occhi di chi ama il calcio. Il primo round finisce con un pari ad alto tasso di emotività e probabilmente è giusto così. Discorso qualificazione rimandato al ritorno a Bergamo con i nerazzurri adesso leggermente favoriti. Ma vista la gara di ieri sera tutto può davvero succedere.
Il primo tempo è un condensato di spettacolo calcistico, grazie soprattutto a un giocatore: Iosip Ilicic. Lo sloveno dell'Atalanta ed ex idolo dei tifosi Viola, disegna 20 minuti di autentico one man show. Prima impegna Lafont con un sinistro da fuori, poi decide che è arrivato il momento di far segnare i suoi compagni. E così al 16' ruba palla nella sua metà campo, sale imprendibile palla al piede fino all'area avversaria e inventa l'assist per Gomez che fa 1-0. Solo due minuti dopo lo sloveno gigioneggia sulla fascia, fa venire il mal di testa ai difensori viola e mette la palla sul piede di Pasalic che da due passi raddoppia. E qui la partita sembra finita. L'Atalanta ha il pieno controllo del gioco, la Fiorentina è quasi fuori dal match. Sicura e autorevole la squadra di Gasperini, quasi spavalda. Tanto che proprio sul più bello arriva una leggerezza che ribalta la situazione. Palomino a centrocampo si fa rubare palla da Chiesa che scatta tutto solo e batte Berisha facendo 2 a 1. È l'episodio che cambia l'inerzia perché l'Atalanta perde sicurezza mentre la Viola inizia a crederci e a spingere tanto che dopo soli tre minuti Benassi trova la girata giusta su assist di Muriel e rimette tutto in parità. Un primo tempo tutto d'un fiato, bello davvero.
Chi si aspetta ritmi blandi nella ripresa sbaglia di grosso. La partita rimane spettacolare. Merito di due squadre che cercano sempre il gioco offensivo, non si chiudono e puntano su talento e giocate anche rischiose. Il Papu Gomez e Ilicic da una parte, Chiesa e Muriel dall'altra, sono in grado di accendere la luce in qualsiasi momento, di cambiare la partita con un lampo. Ma non ci sono soltanto loro. Anche i gregari sanno giocare a calcio e sono capaci di giocate importanti. Come quella che si inventa Martin de Roon, professione mediano, che al minuto 13 trova un tiro al volo tanto bello quanto efficace che si infila all'incrocio dei pali e riporta l'Atalanta in vantaggio. Proprio quando, questa volta, sembrava la Fiorentina ad avere il controllo della situazione. Ma lo show non finisce qui.
Pioli mette dentro anche il cholito Simeone e proprio da una giocata dell'argentino al 33', Chiesa scatta in avanti e serve un cioccolatino per Muriel che non può sbagliare il 3 a 3. Nel finale Hateboer coglie la traversa di testa ma questa volta sì, finisce così. Con tanti complimenti a Fiorentina e Atalanta che hanno fatto vedere come si può giocare bene a calcio anche senza essere delle big.
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