Violenze e bullismo: il caso delle stelle della pallavolo sudcoreana

Bufera in patria sulle gemelle Lee, accusate di numerosi atti di violenza e bullismo dalle loro ex compagne di squadra

Violenze e bullismo: il caso delle stelle della pallavolo sudcoreana

''Ci costringevano a lavare i loro indumenti...'' è una delle numerose accuse di violenze, soprusi e bullismo indirizzate alle gemelle Lee Jae-yeong e Lee Da-yeong, stelle della pallavolo sudcoreana, due importanti icone dello sport asiatico.

La caduta delle stelle. Non è un titolo di un film ma è il caso delle gemelle ventriquattrenni Lee Jae-yeong e Lee Da-yeong, rispettivamente schiacciatrice e palleggiatrice della Nazionale, le cui giocate sono state decisive per la qualificazione della squadra di pallavolo femminile della Corea del Sud a Tokyo 2021. Dal passato delle due giocatrici emergono accuse di violenze, bullismo e soprusi ai danni delle loro compagne. I fatti hanno suscitato enorme scalpore, sia perché la pallavolo è uno degli sport più popolari del Paese e sia perché le gemelle Lee sono delle star, popolarissime sui social e contese dagli show televisivi.

La ricostruzione

La vicenda era iniziata la settimana scorsa, con un post anonimo su Internet. Una loro ex compagna le aveva accusate di continue violenze fisiche e verbali, contro altre giocatrici ai tempi del liceo. Una delle vittime delle gemelle Lee era stata perfino minacciata con un coltello mentre altre malcapitate erano state percosse e umiliate. Nel fine settimana si era aggiunta la denuncia di un'altra ex compagna, che ha raccontato che le gemelle terribili costringevano le ragazze più giovani a lavare i loro indumenti, picchiandole e insultandole. In un primo momento, Jae-yeong e Da-yeong hanno provato a giustificarsi: ''Si tratta di atti compiuti in passato, eravamo ancora immature'' ma alla fine hanno dovuto ammettere le loro colpe e fare atto di pubblico pentimento. ''Voglio andarle a trovare per chiedere scusa se mi perdoneranno - ha scritto su Instagram Da-yeong - Avrò tempo per imparare ad autocontrollarmi e per riflettere''. Intanto è arrivata la sanzione della federazione con l'esclusione dalla squadra nazionale, allenata dall'italiano Stefano Lavarini. Addio Olimpiadi dunque, ma anche la sospensione immediata a tempo indeterminato anche dal loro club, le Heungkuk Life Pink Spider.

Le reazioni

Una petizione online ora chiede punizioni severe per le gemelle Lee e un'inchiesta approfondita del ministero della Cultura, dello sport e del turismo. L'appello ieri è già accolto da oltre 100 mila firmatari. Le rivelazioni sulle violenze perpetrate dalle gemelle Lee hanno spinto altri giovani a uscire allo scoperto, e sul banco degli accusati sono finiti anche due pallavolisti maschi, Song Myung-geun e Sim Kyoung-sub. Per la giornata di oggi è prevista una riunione straordinaria della federazione volley, per capire come fronteggiare la situazione, che sta diventando via via più preoccupante.

Intanto un'inchiesta della Commissione nazionale per i diritti umani ha rivelato che l'anno scorso il 14,7% dei 60 mila sportivi delle scuole elementari, medie e superiori del paese dell'Asia orientale ha dichiarato di aver

subìto violenze fisiche, numeri che spiegano da soli la drammaticità della situazione. Il sospetto fondato è che quello delle gemelle Lee non sia un caso isolato ma che possa scatenare un immediato effetto domino.

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