Roma «Sognavo di essere il presidente del Coni da sempre». Giovanni Malagò quel sogno lo ha realizzato ieri alle 10.44 dopo essere stato eletto membro della Giunta nel 2000 e nel 2009. Uomo di grandi conoscenze, anche politiche, bipartisan: tante le felicitazioni arrivate dai vari schieramenti e nella macchina un peso importante lo hanno avuto Mario Pescante e Gianni Letta, «scesi» in campo per l'amico Giovanni.
«Se ho una qualità è quella di conoscere le persone, per me i rapporti personali sono tutto - ha ricordato ieri Malagò -. Quando guardi negli occhi le persone, stringi loro la mano, ne ascolti esigenze e problematiche, ti impegni in un programma mostrando lealtà e credibilità, puoi credere di poter vincere». Malagò ha così dato importanza a tutti i presidenti federali perché nell'urna il voto del tennistavolo conta come quello del calcio. E ne è uscito trionfatore.
Il neo presidente del Coni compirà 54 anni il 13 marzo, una laurea con lode in economia e commercio, papà separato di due figlie gemelle 25enni avute da Lucrezia Lante della Rovere. Malagò è un imprenditore (ha una concessionaria di auto di lusso) che non ha mai nascosto la passione per lo sport: ha la Roma nel cuore e il calcetto come hobby dopo averlo praticato da agonista (tre scudetti con la Roma Rcb e la partecipazione ai Mondiali di Brasile 1986 con la Nazionale). Dal 1997 il salto dietro la scrivania come presidente del Canottieri Aniene, il circolo tra i più prestigiosi della Capitale diventato il suo gioiello e la casa di atleti di vertice, come le campionesse Pellegrini, Idem e Sensini.
Da dirigente sportivo ha presieduto il comitato organizzatore degli Internazionali di tennis (98-99) e la Virtus Roma di basket (2000-2001): nel 2002 ha ricevuto la Stella d'oro al merito sportivo - riconoscimento che gli ha permesso di potersi candidare alla presidenza del Coni -, ha guidato il comitato organizzatore dei mondiali di nuoto Roma 2009 ed è stato membro del comitato d'onore per la candidatura, fallita, di Roma per i Giochi del 2020. Presiede anche l'Aquaniene, un centro sportivo polifunzionale.
Animatore dei salotti romani più «in», Malagò ha legato il suo nome anche alla cultura (è tra l'altro nel Cda dell'Auditorium Parco della musica) e al sociale (socio onorario dell'Ail, l'associazione contro le leucemie e socio promotore e consigliere dell'associazione Amici dell'ospedale Bambino Gesù). Il suo nome è stato spesso legato al gossip: tanti i flirt veri o presunti che gli sono stati attribuiti da Monica Bellucci ad Alessia Marcuzzi, sue grandi amiche.
Ora il sogno realizzato con fair-play mostrato verso l'avversario Pagnozzi, con cui dovrà convivere almeno per 16 mesi (lo sconfitto resterà ad della Coni Servizi, che gestisce il patrimonio dell'ente, fino al 30 giugno 2014). Non sarà un rapporto facile, chi è vicino a Malagò dice che l'affronterà con senso di responsabilità. E non c'è motivo per non crederci.
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