Vlahovic, Gatti e Yildiz. Juve, benvenuto a Spalletti

Dopo otto partite ritrova la vittoria: avanti con Dusan su rigore, pari di Zaniolo, poi il difensore e il penalty del turco

Vlahovic, Gatti e Yildiz. Juve, benvenuto a Spalletti
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Il brodino è servito: la Juventus batte 3-1 l'Udinese, torna alla vittoria dopo otto lunghissime partite e non perde ulteriore terreno rispetto alle parti alte della classifica. Da oggi comincia l'era Spalletti, cui il lavoro non mancherà: la classifica però non è tragica e, se cominceranno ad arrivare i risultati, anche la frattura con l'ambiente (tanti i fischi, ieri, sia a inizio gara che all'intervallo) si sanerà in fretta.

Brambilla allenatore della prima squadra per un paio di giorni - non si limita a riproporre la Juve di Tudor, anzi: ok la difesa a tre, ma Kostic viene rilanciato addirittura dal primo minuto e in attacco la coppia è formata da Vlahovic e Openda, con Yildiz al solito largo a sinistra. La Signora vuole partire subito forte e ci riesce, procurandosi un rigore quando Goglichidze trattiene l'attaccante serbo ben servito in mezzo all'area da Openda: dopo 400' mal contati di astinenza, arriva così la rete dal dischetto dello stesso Vlahovic a interrompere un digiuno lunghissimo: quel che segue è un primo tempo in cui la Juve si comporta anche benino, provando a fare correre un po' di più la palla rispetto al recente passato e mettendoci quel pizzico di grinta che tanto piace ai tifosi. I bianconeri potrebbero anche raddoppiare, ma Okoye è bravo soprattutto sulla girata di Kostic e il doppio vantaggio non arriva. Risultato: l'Udinese, dopo l'uscita dal campo di Davis (infortunato), trova il pareggio con Zaniolo al termine di un'azione in cui il neo entrato Buksa ci mette lo zampino. Bravo comunque l'ex giallorosso, nello stretto, a indovinare l'angolino alla destra di Di Gregorio calciando praticamente da fermo. Tutto da rifare, allora: fischi dagli spalti e gara nuovamente in equilibrio. Non è facile nemmeno l'inizio della ripresa, quando Goglichidze si rende pericoloso per due volte nell'area bianconera: la Juve è confusa, ma la reazione arriva e Openda avrebbe anche la possibilità di trovare il vantaggio salvo far fare bella figura a Okoye.

Vlahovic rimane lo juventino più pericoloso, ma il vero protagonista è il portiere dei friulani che dice no anche a Kalulu: sul successivo angolo arriva però il colpo di testa vincente di Gatti che riporta il buon umore all'interno dello Stadium. C'è ancora tempo per un palo esterno di Yildiz, per un pericolosissimo colpo di testa di Bayo che sfiora il 2-2 e, in pieno recupero, per il rigore finale che il baby turco prima si procura e poi trasforma.

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