Attenti a quei tre

Voci di un possibile ritorno di Galliani al Milan. Verrebbe così a ricomporsi un terzetto glorioso: Adriano, Ibra e Allegri

Attenti a quei tre
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Attenti a quei tre. In passato, qualcosa di buono hanno già realizzato sotto le insegne calcistiche del Milan. Quei tre, tra l'altro, non si sono mai persi di vista durante tutto il tempo trascorso, anche se nel frattempo hanno cambiato casacca (uno al Monza, l'altro alla Juve, l'altro ancora al Psg) oppure paese o addirittura mestiere. Hanno continuato a volersi bene e a stimarsi, a consultarsi, a condividere spesso giudizi e pronostici non solo di natura calcistica accomunati oltre che da un solido rapporto d'amicizia anche dal riconoscimento del rispettivo talento. Così è successo quasi naturalmente che appena è diventata pubblica la notizia della cessione (da completare a settembre) del Monza calcio dalla Fininvest a un fondo che ha già insediato la nuova governance del club brianzolo (nuovi ad e ds), ha preso a circolare l'idea di riaccogliere nella grande famiglia del Milan uno dei protagonisti del periodo dorato firmato Silvio Berlusconi, appunto Adriano Galliani. Stabilire a chi sia venuta per primo è esercizio sterile oltre che impresa ardua ma consente di cogliere un aspetto inedito per la storia recente del Milan americano: e cioè l'operazione è stata approvata subito al più alto livello e promossa a pieni voti dal management rossonero.

D'altro canto che Galliani e Allegri si frequentassero da sempre, negli anni, e scambiassero spesso opinioni calcistiche, non è certo una novità. Un esempio per tutti. Nel gennaio-febbraio 2024, quando Adriano Galliani, impegnato nei lavori del Senato a Roma, fu raggiunto da una telefonata di Cristiano Giuntoli ("Adriano, Di Gregorio lo considero mio, poi ci metteremo d'accordo sulla cifra"), Max capì al volo che a fine stagione avrebbe chiuso la sua esperienza alla Juve nonostante le smentite di facciata. Averlo oggi al suo fianco, anche se non con un ruolo apicale nel club, è sicuramente una mossa capace di renderlo più ottimista.

A completare il terzetto c'è poi Zlatan Ibrahimovic che è già advisor di RedBird e voce ascoltata di Cardinale per le vicende milaniste. Ibra, con i suoi gol, trascinò quel Milan del 2011 allenato da Allegri al penultimo scudetto della storia rossonera. Oggi non può più farlo eppure continua a chiamare Galliani boss perché ne riconosce l'autorevolezza e la tigna ammirate in occasione della trattativa ai tempi del Barcellona quando il vice Berlusconi si presentò a casa sua in Spagna e promise che se ne sarebbe andato solo dopo aver ottenuto la firma sul contratto.

Quella presenza fu a tal punto invasiva da suggerire alla moglie di Ibra la fatidica domanda ("scusa Zlatan ma chi è quel signore seduto nel salotto di casa nostra?"). A benedire infine il trio ha provveduto anche Giorgio Furlani, l'ad che con il suo storico predecessore ha sempre mostrato grande affetto e sconfinato apprezzamento.

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