Il volley ritrova Milano e punta sull'effetto rosa

Il volley ritrova Milano e punta sull'effetto rosa

Il volley maschile è tradizionalmente il terzo campionato italiano per importanza, per la terza stagione di fila non presenta retrocessioni e dunque in coda non ha pepe. «Vent'anni fa - obietta il brasiliano Bebeto, l'ultimo ct campione del mondo, con gli azzurri, nel '98 -, la serie A era l'Nba della pallavolo, adesso il livello è sceso molto e dovrebbe prendere esempio dall'America e dal basket, per rilanciarsi».

Almeno l'idea è del professionismo a stelle e striscie, con la SuperLega a 13 franchigie, come in Italia ha fatto solo il baseball, che da qualche anno presenta una èlite di 8 società. Dall'A2 salirà solo la vincitrice dei playoff. Un club si mantiene al top bilanciando prestazioni sportive, dati di pubblico e rigore finanziario: ogni franchigia ha 4 anni di licenza minima.

«La Superlega - sostiene il presidente del Coni Malagò - è il primo campionato del mondo. Forse in Russia ci sono più campioni e più pagati, ma il livello di competitività è inferiore. E solo nel volley il nostro Paese ha il torneo numero uno al mondo». Zaytsev ha raggiunto Travica proprio nella serie A russa, mentre Vermiglio è rientrato dopo un triennio. Il trio è passato da Macerata, favorita per la finale scudetto del 3 maggio, dopo il successo al tiebreak su Piacenza, nella supercoppa, e per il titolo conquistato nell'ultima stagione contro Perugia. «Abbiamo equilibrio e tradizione», sostiene il presidente federale Magri. C'è da dimenticare il 13° posto al mondiale, peggior piazzamento degli ultimi 30 anni. «Ma il campionato del mondo femminile - annota il presidente di Lega Massaccesi - è stato bellissimo, dobbiamo valorizzarne la visibilità».

Cuneo però non si è iscritta dopo un quarto di secolo di playoff, conditi da uno scudetto, 7 coppe europee e 9 nazionali, il campionato rappresenta 8 regioni, metà nordiche, mentre il Sud è rappresentato solo dalla pugliese Molfetta: l'umbra Città di Castello gioca in Toscana, a Sansepolcro. La novità è Milano, vicecampione all'inizio del millennio ma assente dal 2003, a parte la parentesi Sparkling, 5 anni fa.

La Powervolley si esibisce a Desio, in provincia di Monza e Brianza, dove Cantù disputava l'Eurolega di basket, tre anni fa, perchè la ricostruzione del Palalido è ritardata e per la disastrata situazione dell'impiantistica milanese. Due volte si affaccerà al Forum di Assago e magari ci tornerà per i playoff, al massimo però vale i quarti, nonostante Wang, primo cinese in A.

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