La storia azzurra parla sempre di coppie di attacco predilette dai ct all'inizio della loro avventura. E oggi che mancano i talenti e le punte non sono poi così prolifiche, ecco che conta l'attitudine al sacrificio e al lavoro. In questo senso il duo Zaza-Immobile pare l'ideale e Conte lo scelse infatti per la sua prima Italia. Poi le gerarchie del ct, complici lo scarso impiego dello juventino e il girovagare europeo (Dortmund e Siviglia) del granata, sono pian piano cambiate. Fu Immobile a coniare il termine "coppia ignorante" spiegando: "In campo diamo tutto, ogni goccia di energia e non ci risparmiamo mai. Quello voleva essere un modo ironico per presentarci e mi venne spontaneo usare questa definizione...".
Oggi la coppia - sei volte titolare su 22 gare - è scoppiata in azzurro. Pellè ed Eder restano padroni delle maglie dell'attacco, ma per una notte i riflettori si riaccenderanno sul duo da 26 presenze totali e due gol (all'Olanda quello di Immobile, alla Norvegia quello di Zaza). Pochi, forse, considerando le aspettative iniziali. Al mercato non pensano ancora, nonostante le sirene della Premier (West Ham e Southampton) suonino per Zaza e la Lazio abbia messo Immobile nella lista dei desideri per rafforzare la rosa di Bielsa. Lo juventino, decisivo nella stagione di A con la rete al Napoli, sarà trascinato da quel pizzico di follia che sembra diventato il suo grido di battaglia. La parola se l'è tatuata tra le dita per interrompere una serie di risultati negativi della prima avventura degli emiliani nella massima serie. La parola è entrata anche nell'hashtag del suo profilo twitter, aperto pochi giorni fa: "la follia rende sani di mente". "In fondo ce l'abbiamo un po' tutti dentro. E' una frase che mi rappresenta, anche nel mio stile di gioco. Io sono molto istintivo", così l'attaccante bianconero.
La coppia ignorante sono due ragazzi del Sud che hanno faticato per imporsi: Zaza viene dalla Basilicata, una regione "dove emergere è difficile, i miei genitori mi portavano ovunque a fare i provini perchè non avessi rimpianti in futuro"; Immobile da Torre Annunziata, provincia di Napoli, deve ringraziare Ciro Ferrara se otto anni fa è arrivato alle giovanili della Juve. Il primo sta studiando in Francia non solo come far gol agli avversari, ma anche il codice della strada per prendere la patente. Oltre ovviamente a messaggiare con l'amico Morata che andrà in vacanza con lui a luglio: "Dopo la sua doppietta gli ho scritto che ha fatto gol di testa perchè aveva il mio stesso taglio di capelli... - ha scherzato la punta azzurra -. E qui in Francia spero di incontrarlo il più tardi possibile (potrà accadere, salvo sorprese, solo nella finale di Parigi del 10 luglio, ndr)". Il secondo, che aveva regalato una buona prestazione nell'ultima amichevole pre Europeo con la Finlandia, aspetta la sua occasione non lesinando impegno in allenamento.
La fidanzata di Simone, Chiara, e la moglie di Ciro, Jessica, stanno seguendo le gare degli azzurri. Un modo più piacevole di sopportare la panchina, anche se come sostiene De Rossi "i calciatori sono egoisti, vorrebbero sempre essere in campo". "Entrare a gara in corso non mi pesa anche se quest'anno mi è capitato spesso - così Zaza -.
In questa Nazionale non c'è un loro (inteso come titolari, ndr) e un noi, c'è un gruppo. E sogno che tutta la panchina entri in campo a festeggiare un mio gol o quello di un mio compagno di squadra". Anche se una rete all'Europeo, dopo l'assist per Eder contro la Svezia, sarebbe un sogno ancora più grande.
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