L'ordine di Zhang Jindong è inequivocabile: «L'Inter deve tornare in Champions League». Il messaggio alla squadra di Luciano Spalletti è seguito da un altro rassicurante per i tifosi: «L'Inter è la corona di tutte le attività dell'universo Suning, abbiamo il dovere di operare bene per questo brand. Questa squadra è una componente importante delle attività di Suning Sports, un elemento chiave delle intenzioni di Suning di costruire un'industria sportiva che arrivi ai vertici mondiali». In questa direzione va la promozione di Alessandro Antonello ad amministratore delegato, ruolo ricoperto ad interim da Liu Jun dopo l'addio di Bolingbroke.
Ma il popolo nerazzurro si augura che le parole del patron di Suning si tramutino soprattutto in investimenti sul mercato per ora fermo a Skriniar, Borja Valero e Padelli. «Non è facile trovare il profilo giusto. Se non capita il calciatore che ci dà spessore... non è facile perché non partecipa alla CL. Diventa difficile farli venire. Finché non capita questo profilo il discorso rimane così. Staremo ad aspettare il momento più giusto», le parole di Luciano Spalletti dopo l'amichevole vinta contro il Lione con un gol di Jovetic.
Uno dei profili giusti individuati è quello di Vidal dal quale il club avrebbe anche incassato il gradimento a trasferirsi in nerazzurro. L'offerta al Bayern Monaco si sarebbe alzata fino a cinquanta milioni, ma Carlo Ancelotti ha fatto muro: «Resta al cento per cento». Nell'affare Perisic al Manchester United potrebbe rientrare Martial, che ha fatto una giocata da urlo contro il Real Madrid in amichevole, ma sull'ala ci sarebbe il veto di Mourinho. Insomma, «non è facile» per riprendere le parole di Spalletti e quindi meglio ottimizzare le risorse interne «ridare forza alle qualità che ci sono». L'allenatore ostenta tranquillità di fronte alla puntura di Pallotta: «Curioso e divertente. Io ero quello che spingeva per Spalletti, Sabatini non lo voleva... E adesso sono insieme all'Inter».
Lui non si scompone: «Quello che avevo da dirgli, l'ho detto a lui. Non so come è stata la storia, io con Sabatini mi trovo benissimo». Meno sereno quando gli dicono di un presunto nervosismo e per un attimo si rivede lo Spalletti degli ultimi tempi a Roma.
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