Napoli A fine mese, quando il consiglio comunale fresco eletto si riunirà per discutere del Bilancio di previsione, andrà a sedersi nella storica «Sala dei Baroni», al Maschio Angioino. E lancor fiammante aula di «Palazzo Verdi», situata proprio di fianco a Palazzo San Giacomo (sede della Giunta municipale), allestita ad hoc per ospitare le sedute di consiglio comunale? Che fine ha fatto? Sei anni dopo qualcuno si è accorto che è troppo piccola per ospitare i 48 consiglieri comunali, più il Sindaco De Magistris, i vigili urbani in servizio durante le sedute, i giornalisti che seguono le vicende comunali e il pubblico. Totale 99 posti. Pochi. Pochissimi. Loperazione per lacquisto di Palazzo Verdi è costata 34 milioni di denaro pubblico, allepoca dellamministrazione Iervolino. Cinque piani, una sala per le sedute apparsa subito insufficiente per ospitare comodamente consiglieri e addetti ai lavori. Sei mesi di lavoro, 78 stanze ma non sufficienti per ospitare tutti i gruppi comunali (una miriade), per i quali si continuano a spendere soldi per pagare i fitti delle sedi esterne a Palazzo Verdi. La delibera per lacquisto delledificio fu approvata dopo 15 ore di liti in consiglio. Alla fine lallora maggioranza composta da Ds, Rifondazione comunista, Udeur, Repubblicani e Sdi la spuntarono su Margherita e centrodestra. Per la «prima» di De Magistris è stato riaperto il Castello, la Sala dei Baroni, oltre 400 posti, per ospitare tutto il consiglio, gli addetti ai lavori, i giornalisti e il folto pubblico. Ma limpressione è che gli storici scranni di legno, che un tempo ospitavano addirittura 80 consiglieri comunali (prima del duplice dimagrimento: 60 e poi 48), continuerà ad ospitare ancora per un bel po, le sedute del consiglio comunale. Come ai vecchi tempi.
Adesso lassessore Bernardino Tuccillo, delega al Patrimonio vuole riaprire la «partita» sul presunto spreco di Palazzo Verdi. «Chiedo alla magistratura di fare chiarezza su questa vicenda. Mi sto informando sulle procedure dacquisto. Ma se qualcuno ha sbagliato deve pagare».carminespadafora@libero.it
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