Sprofonda Piazza Affari Lo spread Btp-Bund vola oltre i 530 punti
9 Gennaio 2012 - 18:32Borse Ue contrastate anche dopo l'incontro bilaterale tra Merkel e Sarkozy. Via all'umento di capitale per Unicredit: il titolo crolla e trascina al ribasso Piazza Affari. Lo spread di nuovo oltre la soglia dei 530 punti. Segui i valori in tempo reale
Un avvio di settimana negativo per le principali Borse del Vecchio Continente. Sembra cadere nel vuoto l'intesa raggiunta durante il bilaterale tra la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy. Mentre in Italia lo spread sui Btp torna a oscillare sopra la quota psicologica dei 530 punti in una continua altalena che preoccupa seriamente il Tesoro, la Germania ha collocato sul mercato 3,9 miliardi di titoli di Stato a sei mesi con un rendimento negativo. A pesare sui listini del Vecchio Continente sono stati proprio i dati giunti dalla Germania. Se da una parte preoccupano il calo superiore alle attese della produzione industriale e il rendimento negativo registrato dai titoli semestrali collocati oggi, dall’altra il balzo del surplus commerciale può anche essere letto come un sintomo della relativa debolezza degli altri partner comunitara.
A tenere banco sono sempre le preoccupazioni per la crisi del debito, con lo spread tra Btp e Bund sempre oltre i livelli di guardia. In Germania l'interesse offerto è stato pari a -0,0122% con una domanda di 1,82 volte l’importo in asta. Secondo gli operatori, di Francoforte, "è ormai l’unico Paese in area euro percepito come sicuro e quindi sui titoli tedeschi viene parcheggiata la liquidità seppure questi abbiano un costo". A livello generale, c’è "una fame di titoli di stato quasi esclusivamente di breve o brevissimo termine". Dopo la conferenza stampa di Sarkozy e della Merkel, le principali Borse europee hanno ripreso leggermente fiato per poi rallentare nuovamente. L'indice Ftse 100 di Londra cede lo 0,66% a 5.612,26 punti, il Dax di Francoforte lascia lo 0,67% a 6.017,23 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un ribasso dello 0,31% a 3.127,69 punti. A Madrid, l'indice Ibex perde lo 0,12% a 8.278,9 punti.
Chiusura di seduta in netto calo anche per Piazza Affari, trascinata all'ingiù dalle forti perdite di Unicredit e Monte Paschi. L’indice Ftse Mib segna un ribasso dell’1,67%, a 14.401 punti. Nel primo giorno di partenza dell’aumento di capitale da 7,5 miliardi il titolo è scivolato in chiusura del 12,81% a 2,28 euro. Scambi simili ai giorni precedenti: sono passate di mano 173 milioni di azioni, contro una media quotidiana dell’ultimo mese di Borsa di 164 milioni di "pezzi". Crollo nel primo giorno di contrattazione per i diritti dell’aumento di capitale: hanno ceduto il 65,42% a 0,47 euro.. Un vero e proprio sfacelo: negli ultimi tre giorni il titolo di Piazza Cordusio ha registrato un calo del 37% dopo la comunicazione al mercato del prezzo dell’aumento di capitale a 1,943 euro, valore che rappresenta uno sconto sul terp (prezzo teorico ex diritto) del 43%. L’operazione prevede, infatti, l’emissione di due nuove azioni per ogni azione posseduta. Sarà possibile esercitare i diritti fino al 27 gennaio.
Una nuova fiammata in apertura di settimana e il differenziale tra Btp e Bund tedeschi torna al centro delle preoccupazioni del Tesoro italiano. La tensione sul mercato dei titoli di Stato mantiene lo spread ben saldo sopra i 500 punti. In apertura di contrattazioni il valore è arrivato addirittura i 531 punti base, con un rendimento del 7,17%, per poi assestarsi sopra i 525 punti. Una boccata di ossigeno che è durata davvero poco: nel tardo pomeriggio il differenziale è infatti tornato ad allargarsi attestandosi di nuovo a 530,02 punti.
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