(...) tendando di campare con espedienti più o meno (anzi solitamente meno) leciti. Ecco, una sinistra intelligente queste cose dovrebbe capirle. Si parla di lavoro e integrazione. Invece no: definiscono lExpo «un mostro». Secondo loro ci saranno solo «tanto cemento - leggiamo nel programma dei boicotattori - e tanti prefinanziamenti ai progetti per la felicità di banche, costruttori, finanzieri e speculatori vari...». E i posti di lavoro? «Sarà precario, subappaltato e in nero il lavoro nei cantieri». Capite il ragionamento?
Ci sta anche bene che vengano chiesti controlli e magari ispezioni severissime nei cantieri, ma da qui a buttare tutto nella spazzatura ce ne passa.
Per fortuna la stragrande maggioranza dei milanesi un cervello ce lha ancora e non la pensa come loro: un sondaggio dello Iulm commissionato da Palazzo Marino su un campione di 500 interviste dice che nove su dieci sperano nella vittoria di Milano su Smirne.
Sputare sullExpo, nuovo sport della vecchia sinistra
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