da New York
Ottantamila dollari: è questa la pazzesca cifra che, secondo i giornali dassalto, newyorkesi ha speso nel giro di alcuni anni in prostitute di lusso il governatore dello Stato di New York, Eliot Spitzer. Anzi, lex governatore. Perché Spitzer, ieri, ha dato le dimissioni dopo alcuni giorni di agonia politica e familiare. Si è presentato nuovamente davanti ai giornalisti (lo aveva già fatto quattro giorni fa quando la notizia era diventata di pubblico dominio) in compagnia della moglie Silda e ha letto una breve dichiarazione: «Non posso consentire che i miei errori personali interferiscano nella vita pubblica». Poi se nè andato, senza rispondere ad alcuna domanda.
Il governatore dimissionario non ha fatto nessuna allusione diretta al suo coinvolgimento - in quanto cliente - in un giro di squillo di lusso. Una rivelazione-bomba che ha creato una bufera negli Stati Uniti (e in particolare a New York), vista la personalità di Spitzer, che della lotta alla corruzione aveva fatto una delle sue priorità, prima da procuratore aggiunto di New York, poi da ministro della Giustizia statale.
Spitzer aveva combattuto con molta durezza la corruzione negli ambienti di Wall Street (dovè odiato e dove a quanto pare si è stappato lo champagne) e aveva tra laltro smantellato almeno due reti di prostituzione di lusso analoghe a quella in cui è incappato lui stesso.
Lunedì verrà sostituito nel suo alto incarico da David Paterson, il suo vice nero e cieco che rappresenta da ventidue anni Harlem, il quartiere afroamericano di New York.
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