«Uno squillo ti salva dal missile» Israele lancia l’allarme via telefonino

Fare di tutto per salvare il più alto numero di vite umane possibili. Per questo Israele sta mettendo a punto una nuova tecnologia in base alla quale, nell’evenienza di un attacco missilistico sulle sue retrovie, nella zona immediatamente esposta al rischio squilleranno tutti i telefoni cellulari.
Uno dei dirigenti del Comando delle retrovie, il colonnello Hilik Sofer, ha spiegato al Jerusalem Post che si stanno mettendo a punto sensori capaci di stabilire - mediante una «ellisse virtuale» - l’esatta traiettoria di ogni razzo o missile lanciato contro Israele. Il nuovo sistema sarà molto più preciso delle attuali sirene di allarme e dunque la popolazione allertata di volta in volta sarà più ristretta. La settimana scorsa le sirene di allarme sono risuonate a Tel Aviv nel contesto di un’esercitazione delle retrovie che simulava un attacco di razzi sulla città. Secondo i responsabili militari israeliani, sia Hamas da Gaza sia Hezbollah dal Libano possono teoricamente minacciare la città, o almeno la sua periferia.
E in effetti tutti sono pronti a eventuali attacchi. Hezbollah compresi. I guerriglieri libanesi si stanno preparando per una «nuova guerra» nel timore che lo Stato ebraico abbia intenzione di lanciare un attacco contro di loro prima di bombardare le installazioni nucleari in Iran. Secondo l’Observer le milizie sciite libanesi stanno rinforzando le postazioni di difesa a nord del fiume Litani. «Ci stiamo riarmando e abbiamo molti più missili e razzi di quanti ne avevamo nel 2006», ha affermato un comandante degli Hezbollah.

Nessuna preoccupazione da parte del portavoce militare della missione Unifil in Libano, il tenente colonnello Diego Fulco: «La zona a nord del fiume Litani non è di nostra competenza», ma è sotto il controllo delle forze armate libanesi. «Quello che posso dire è che stiamo registrando in questo momento una fase piuttosto calma».

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