St in rosso ma in salute: esclusa la Cig, assunzioni in Sicilia

nostro inviato a Parigi

È stato un anno con pesanti perdite per StMicroelectronics. La maggiore società di chip e tecnologia europea ha visto il 2009 chiudersi con una perdita netta pari a 1,13 miliardi di dollari contro i 786 milioni persi nel 2008. In flessione anche il fatturato, passato a 8,5 miliardi di dollari contro i 9,8 del 2008.
Se la crisi ha influito in maniera pesante sui conti di StM, il 2010 si prospetta pieno di promesse e di nuove sfide compresa la prossima riconversione dell’immenso impianto produttivo di Catania, che produrrà impianti fotovoltaici grazie alla partecipazione nell’impresa di Enel Green Power e dei nipponici di Sharp. La produzione comincerà tra un anno. Il sito impiegherà 700 addetti, tra questi 250 saranno nuovi assunti. «Il 2010 sarà un anno di grandi opportunità - ha affermato il presidente e amministratore delegato Carlo Bozotti - contiamo che i ricavi tornino ai livelli pre crisi grazie al considerevole lavoro che abbiamo fatto in innovazione sui prodotti. Nell’ultimo trimestre 2009 i nostri impianti hanno lavorato a pieno regime. La domanda è cresciuta e riteniamo di poter fare nuove assunzioni un po’ovunque».
Certo non è facile spiegare il business di StM, società franco-italiana con sede a Ginevra. Fatto sta che dietro a numerosi successi tecnologici, dal controller della Wii, la console di Nintendo, all’iPhone di Apple, ai sistemi Gps o a quelli per la potenza e dell’automazione dalle autovetture o altri apparati, ci sono i chip e la tecnologia progettata da StM. «In alcuni settori come le applicazioni per il controllo di potenza e l’automazione dei sensori - ha spiegato Bozotti- siamo primi al mondo e non abbiamo intenzione di fare alleanze mentre in altre aree più concorrenziali come le applicazioni per le tlc abbiamo realizzato delle joint venture con altri partner come Ericsson».
Secondo Bozotti il rafforzamento del portafoglio prodotti consentirà a StM di crescere in modo organico e di avere un ruolo in nuovi mercati, mentre il completamento del programma di ristrutturazione avrà l’effetto di migliorare ulteriormente e in misura significativa la struttura di costi e la competitività.
Il gruppo, ha spiegato, ha iniziato l'anno «con un solido portafoglio ordini». Nel quarto trimestre 2009 infatti i ricavi sono cresciuti del 13,6% rispetto al trimestre precedente.

Quanto all’eventuale distribuzione di dividendo, il manager ha rinviato qualsiasi decisione in merito al cda che si terrà in primavera. La Borsa però è meno ottimista. Ieri per StM è stata una giornata nera e il titolo alla fine ha perso il 4,34%.

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