Pietro Acquafredda
Marcia trionfale per Placido Domingo sul podio di Aida, dal 23 luglio al 3 agosto, nelle storiche Terme di Caracalla, nelle quali - caso davvero strano - egli non ha mai cantato un'opera. Vi ha cantato una sola volta, in occasione dei Mondiali del 90, nellormai famoso «Concertone dei tre tenori». Eppure il celebre tenore - per molti il più grande tenore dei nostri tempi - ha tante volte cantato in altri grandi spazi allaperto come Verona a Macerata, rispetto ai quali Caracalla, come ammette anche Domingo, ha un fascino in più.
La sua spiegazione, diplomatica, è la seguente: «Alcune volte, quando me lo hanno chiesto non ero disponibile; e altre, quando ero disponibile, le opere che mi proponevano non erano quelle che io cantavo in quel periodo. Ma si può rimediare in futuro; stiamo pensando ad altri progetti, ed anche ai prossimi mondiali del 2006, per lennesimo concertone».
Domingo in questi giorni è a Roma per incidere unopera pucciniana con l'orchestra dell'Accademia di santa Cecilia e Alberto Veronesi direttore. «Devo ancora finire la registrazione dellEdgar, rivela Domingo. Non è ancora il Puccini che tutti conosciamo, ma la sua lingua musicale già si sente.
Lho voluta incidere perché era lunica opera del grande musicista italiano che non avevo ancora registrato». Domingo, come si sa, da molti anni affianca alla sua attività di cantante, che lha occupato in esclusiva per la prima parte della sua vita, quella di direttore e di organizzatore musicale: è direttore artistico allOpera di Washington, da dove proviene lallestimento dellAida. Un allestimento, spiega il regista Paolo Miccichè, rispettoso di Caracalla «che non può essere considerato un semplice contesto, seppur monumentale; Caracalla è un altro personaggio della rappresentazione, con il quale non giova mettersi in competizione, impedendogli di esprimersi».
Miccichè che ha approntato un impianto scenografico leggero, leggerissimo come la luce, ha rivelato che la toilette di Amneris, avrà a terra i mosaici veri delle terme. E ciò per far interagire il monumento e lopera. E come? Semplice: attraverso luso delle luci e delle proiezioni.
Ecco svelato il mistero dello spettacolo, del quale anche Domingo sè convinto da quando allArena di Verona, vide alcune recite di Madama Butterfly, nelle quali si faceva uso di proiezioni.
Madama Butterfly è il titolo operistico dapertura, da sabato 9 luglio e fino a venerdì 15. Regia e realizzazione visiva di Renzo Giacchieri che a Caracalla ha lavorato tante volte e che era sovrintendente dellArena di Verona, quando venne data quella Butterfly che convinse Domingo a sperimentare il nuovo tipo di scenografia leggera.
Ma prima ancora due serate di balletto, 5 e 6 luglio, con Giulietta e Romeo di Prokofiev, ospite la compagnia dei «Ballets de Montecarlo»; e ancora balletto per chiudere Caracalla 2005. Dal 10 al 14 agosto, Il lago dei cigni di Ciaikovskij, con il Corpo di ballo dell'Opera di Roma.
Il sindaco Veltroni suona anche lui la «sua» marcia trionfale: «dopo aver riportato lOpera a Caracalla - le terme sembrano fatte apposta per lopera! - lanno prossimo riapriremo la Casa della scherma di Moretti, da molti anni aula bunker di molti processi per terrorismo».
Infine le cifre, snocciolate dal sovrintendente Ernani: «Lanno scorso per 18 spettacoli, Caracalla ebbe 33.
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