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Gli «stakanovisti» del gettone si riuniscono 18 volte in agosto

Ci risiamo. Ci risiamo con la storia infinita delle commissioni - e dei loro costi - convocate ad agosto dal consiglio di zona 3 che nemmeno a farlo apposta, è ancora l’unico in città e tra tutte e nove le circoscrizioni, ad aggiudicarsi il record per il numero di riunioni programmate durante il periodo estivo. Li avevamo lasciati l’anno scorso a quota 23, con 259 gettoni erogati per una spesa «pubblica» di 12.040 euro in soli trenta giorni.
Quest’anno c’erano buone ragioni per pensare che non accadesse di nuovo. Per credere che in tempo di recessione, ci fosse più attenzione allo spreco di denaro. A maggior ragione in piena estate. Invece siamo arrivati a ben diciotto sedute, cinque nella prima settimana del mese e le altre tredici negli ultimi dieci giorni. Fino ad ora, perché i giochi sono ancora aperti, e qualcuna se ne potrebbe aggiungere all’ultimo momento. Il tutto per portarsi a casa il famoso gettone che per ogni consigliere è di 46,50 euro netti per 31 minuti di presenza ad una commissione consiliare, per uno «stipendio» mensile di 511,50 euro. E pensare che a luglio era stata approvata quasi all’unanimità una mozione in cui si invitavano i presidenti a non fare assemblee estive salvo casi di estrema urgenza. Insomma, un appello al buonsenso, al senso civico, per contenere i costi dell’amministrazione pubblica. Poi il testo era stato ritoccato ad hoc con un emendamento per tenersi aperte le porte almeno l’ultima settimana del mese con la possibilità di convocare quelle propedeutiche al primo consiglio utile di settembre. Che significa sfornare delle proposte di delibera da inserire nell’ordine del giorno del 3 settembre. «Una vera panzana», commenta Luca Prini consigliere del Pcl che da anni lotta contro le commissioni agostane. «L’unico vero motivo è prendere il gettone».
Ma torniamo ai numeri: in via Sansovino 9 ci sono 40 commissari (più il presidente che ha un mensile fisso); per avere il gettone pieno, ossia 511,50 euro ciascun consigliere deve fare 11 sedute. Calcoliamo una media (per difetto) di 15 partecipanti alle commissioni agostane: il totale sono più di 12mila euro che Palazzo Marino dovrà sborsare per il parlamentino.
E gli argomenti all’ordine del giorno, sono davvero così propedeutici e urgenti? Eccone alcuni: storia ed origine della toponomastica di zona 3; organizzazione della conferenza sulle linee MM su come cambia il volto urbano della città; analisi delle iniziative del quarto trimestre; il ciclo autunnale «percorsi nel verde». «In una parola, il nulla - aggiunge Andrea Ancona consigliere della Lega -. L’ultima commissione cultura è finita dopo 32 minuti. Il presidente non sapeva cosa dire. Non si è nemmeno accorto che, tra le proposte per il 2010, stava leggendo una pagina di Repubblica. Altri presidenti poi si sono autoconvocati due volte». Insomma, una vergogna. «Il presidente Viola voleva fare bella figura con la Moratti e si è accanito per dar forza alla mozione. E però, le ha firmate tutte le commissioni quando poteva non farlo.

È vergognoso che questa gente corra solo dietro ai soldi. Quelli vanno lì e fanno scena muta. Non dicono niente, si portano il computer e lavorano per i fatti loro. Produttività zero. Alla faccia di chi dice che si deve risparmiare».

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